Mercati: listini asiatici scambiano misti, petrolio in rapida salita

Gabriele Stentella

05/07/2021

05/07/2021 - 11:07

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La giornata si è aperta con andamenti contrastanti per le borse asiatiche, mentre le quotazioni del petrolio tornano a registrare buoni rialzi. Cosa succede?

Con le borse USA chiuse per le celebrazioni del 4 luglio, i listini asiatici guadagnano ancor di più l’attenzione degli investitori, anche se al momento la situazione appare alquanto eterogenea e in alcuni casi assai delicata.

In Cina gli indici chiudono positivi, ma i dati sulla crescita del settore dei servizi hanno deluso le aspettative degli analisti, mentre una nuova ondata di contagi dovuta alla variante Delta rischia di minare la ripresa della prima economia del continente asiatico.

Sul fronte delle materie prime torna protagonista il petrolio, le cui quotazioni hanno subito una brusca impennata a causa delle tensioni sorte all’interno dell’OPEC+ tra paesi quali Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Russia.

Analizziamo più nel dettaglio al situazione nelle borse asiatiche.

Asia: Cina osservata speciale, borsa di Tokio la meno performante del continente

In Cina le borse di Shanghai e Shenzhen hanno chiuso in territorio positivo, guadagnando rispettivamente lo 0,44% e lo 0,33%. A fronte di questi buoni risultati si registra tuttavia un crollo delle azioni tech cinesi, spinte verso il basso dai nuovi timori legati alle strette normative del governo di Pechino. Tra i titoli più danneggiati troviamo quelli di Meituan (-5,6%), Tencent (-3,6%) e Alibaba (-2,85%). Il crollo di questi titoli è stata la principale causa dell’andamento negativo della borsa di Hong Kong, che ha chiuso a -0,59%.

La Cina deve fare i conti anche con i risultati negativi relativi alla crescita del settore dei servizi, che è stata pari solo a 50,3 punti contro i 55,1 punti delle previsioni. L’indicatore superiore ai 50 punti sta comunque a significare un’espansione su base mensile.

Il peggior listino asiatico è stato il Nikkei di Tokio, che ha chiuso in perdita dello 0,64% rispetto alla precedente seduta. La borsa giapponese ha risentito particolarmente delle performance negative di alcuni titoli del commercio elettronico (Softbank, che ha chiuso con -5,4%) e dell’industria del ferro (JFE Holdings, che ha chiuso con -4%). In Corea del Sud il KOSPI ha invece chiuso guadagnando lo 0,33%.

I contrasti all’interno dell’OPEC+ spingono in alto il greggio

In questi giorni sembrano essersi arenate le possibilità di dialogo tra alcuni paesi dell’OPEC+ riguardo l’offerta di greggio. Questo fattore ha spinto in alto le quotazioni del petrolio, che ora viaggia sopra i 76$ al barile.

Anche il greggio texano punta al rialzo, con le sue quotazioni che hanno superato i 75$ al barile.

Con le ore si sta rafforzando tra gli analisti la convinzione che vedrebbe il prezzo dell’Oro nero oltre gli 80$ al barile, sebbene questo scenario rimanga per il momento uno dei tanti scenari possibili.

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