Quando un lavoro solo non basta più: uno svizzero su quattro ne ha due. Lo studio

Chiara De Carli

24 Luglio 2023 - 10:21

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Dall’indagine realizzata dalla società di consulenza PwC è emerso che solo il 38% degli svizzeri riesce ad arrivare a fine mese.

Quando un lavoro solo non basta più: uno svizzero su quattro ne ha due. Lo studio

Il secondo lavoro sta diventando una realtà sempre più presente. Secondo uno studio pubblicato dalla società di consulenza PwC denominato “Hopes and Fears”, solo il 38% dei lavoratori svizzeri riesce ad arrivare a fine mese, a fronte del 47% registrato lo scorso anno. La stessa indagine ha poi messo in evidenza che uno svizzero su quattro riesce a campare grazie a un secondo impiego, assunto per poter far quadrare i conti. Una realtà concreta per circa il 60% di chi ha più lavori.
Inoltre, la ricerca ha fatto emergere che solo un terzo dei dipendenti ritiene di essere pagato correttamente. I lavoratori svizzeri, inoltre, chiedono meno aumenti rispetto ai colleghi all’estero. Uno su tre, tuttavia, intende farlo per l’anno prossimo.

Lavoratori insoddisfatti

Complessivamente lo studio ha interpellato 1070 persone in Svizzera e 53’912 lavoratori di 46 Paesi diversi, e meno della metà raccomanderebbe il suo posto. Infatti, uno su quattro vorrebbe cambiare impiego nel 2024. Busta paga insufficiente, carico di lavoro eccessivo e problemi legati alla cultura aziendale sono le motivazioni più diffuse che spingono verso altre mete.
Il futuro è visto con incertezza dagli svizzeri che non sono soddisfatti del proprio datore di lavoro. Un terzo di loro non ha più fiducia nel loro capo e che mantenendo la strategia attuale non sopravviverà ai prossimi dieci anni, dato buona parte di loro non si impegna abbastanza per proteggere l’ambiente.
Chi ritiene che i loro superiori siano giusti, competenti, onesti e dotati di senso della comunicazione non raggiungono nemmeno il 50%.

Svizzera indietro sulle politiche sociali

Insomma, c’è ancora tanto da lavorare per creare un ambiente di lavoro gratificante. Diversificazione, integrazie e promozione delle donne in ruoli dirigenziali sono aspetti che sono ancora trascurati. E nonostante in alcuni contesti le acque si stiano smuovendo, la Svizzera è piuttosto indietro rispetto alle realtà straniere.

AI non spaventa

Tra le altre questioni affrontate dal sondaggio, quello dell’intelligenza artificiale. I lavoratori sostengono possa avere un impatto positivo sul loro impiego: un terzo prevede un incremento della produttività e uno su cinque spera di acquisire nuove competenze utili. Solo una piccola quota, pari all’11%, teme che porterà a dei licenziamenti.

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