Disoccupazione nei Grigioni allo 0,7%, in Svizzera è dell’1,9%

Matteo Casari

7 Ottobre 2022 - 11:11

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Nonostante un lieve aumento dei cittadini senza impiego, il dato sulla disoccupazione del Cantone dei Grigioni rimane comunque migliore rispetto al resto della Svizzera.

Disoccupazione nei Grigioni allo 0,7%, in Svizzera è dell'1,9%

Calano i disoccupati in Svizzera, ma non nel Cantone dei Grigioni che comunque si attesta su livelli inferiori alla media nazionale.
A settembre 2022, il Cantone dei Grigioni ha registrato 722 disoccupati, che corrispondono ad un tasso dello 0,70%. Rispetto al mese precedente, con 638 disoccupati, il numero di disoccupati è leggermente aumentato. Inoltre, sono stati registrati 760 cittadini in cerca di lavoro. Lo scorso mese si sono conteggiati quindi 1.482 persone in cerca di lavoro. Rispetto al mese precedente, quando erano state registrate 1.350 persone in cerca di lavoro, anche questo numero è leggermente cresciuto. Il leggero aumento della disoccupazione stagionale è dovuto alla fine della stagione estiva/autunnale del turismo.

Lieve aumento dei disoccupati

Dei 722 disoccupati, 322 erano donne e 400 uomini. I tassi di disoccupazione più elevati sono stati registrati nel settore alberghiero (161), nella sanità e nell’assistenza sociale (71), nell’edilizia (55) e nel commercio al dettaglio (54). Nel settembre 2022 sono stati contati 67 disoccupati di lunga durata. Rispetto al mese precedente, quando i disoccupati di lunga durata erano 74, questo numero è diminuito.
In Svizzera il numero dei disoccupati è sceso da 91.372 a 89.526. Il tasso di disoccupazione in Svizzera è dell’1,9%. Inoltre, in tutta la Svizzera sono stati registrati 69.873 persone in cerca di lavoro.

I dati sul lavoro ridotto

Nel mese di settembre 2022, sono state erogate indennità per lavoro ridotto a 179 aziende. Rispetto al mese precedente, quando si contavano 120 aziende, il numero è aumentato. Tuttavia, l’aumento degli ultimi tre mesi non è dovuto a un maggior numero di aziende che stanno liquidando le richieste di risarcimento per lavoro ridotto. Si tratta piuttosto di richieste di pagamenti aggiuntivi per la compensazione dell’orario ridotto, in particolare per quanto riguarda le quote salariali per le ferie e i giorni festivi per gli anni 2020 e 2021. Il dato sopra riportato non consente di trarre conclusioni precise sulle aziende che effettivamente lavorano ad orario ridotto, in quanto queste hanno tre mesi di tempo a partire dal rispettivo periodo contabile per richiedere il diritto alla compensazione dell’orario ridotto.

Iscriviti alla newsletter