La finanza americana se la passa molto meglio: meno dollari in arrivo dalla Bns

Sara Bracchetti

25 Aprile 2023 - 13:09

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Le banche centrali corse in aiuto in fase di crisi hanno deciso di ridurre il numero delle aste in dollari Usa, attualmente giornaliero: dal primo maggio la frequenza tornerà a essere settimanale.

La finanza americana se la passa molto meglio: meno dollari in arrivo dalla Bns

Il segnale arriva indistinto da tutti i Paesi, europei e non. Oggi gli Usa si fanno un po’ più lontani, rispetto a quanto erano stati alla metà di marzo. Le principali banche centrali hanno infatti deciso di prendere le distanze dal settore bancario degli Stati Uniti, al quale fino a poche settimane fa hanno fornito i dollari necessari ad affrontare le turbolenze in corso. Con una situazione più stabile, non c’è più tale necessità: ecco così che si allentano le disposizioni del recente passato.

Bce, Bns ma anche Inghilterra e Giappone

Ad annunciarlo, questa mattina, anzitutto la Banca centrale europea, che da Francoforte ha comunicato come a partire dalla prossima settimana le transazioni con le banche commerciali non saranno più effettuate quotidianamente, ma settimanalmente, grazie a condizioni di mercato più favorevoli e una domanda che si è ridotta. Ma la Bce non è sola. I guai alla Silicon Valley avevano convinto altre importanti banche centrali a correre in aiuto, quali la Banca d’Inghilterra, la Banca del Giappone e la stessa Bns, che in accordo con la Federal Reserve avevano aumentato la frequenza delle transazioni.

«Bassa domanda di liquidità»

Superate le difficoltà, si torna tutti insieme al passato. Anche la Banca nazionale svizzera, che al culmine della crisi bancaria statunitense e all’indomandi dell’affaire Ubs-Credit Suisse aveva acconsentivo a fornire liquidità aggiuntiva, ha annunciato parimenti che la frequenza delle aste in dollari, attualmente ancora quotidiana, avverrà d’ora innanzi solo ogni sette giorni, «in considerazione dei miglioramenti delle condizioni di finanziamento per i dollari Usa e della bassa domanda per le operazioni recentemente effettuate per fornire liquidità in dollari Usa». La modifica entrerà in vigore il 1° maggio.

Pronti al dietrofront, se necessario

La Bns resta però pronta al dietrofront, se vi fosse bisogno: lo ha messo nero su bianco nel comunicato diffuso in mattinata, dove ha parlato di azione congiunta alle altre banche centrali. Ha ribadito come le aste in dollari, utili a ridurre le tensioni nei mercati finanziari globali, verranno di nuovo intensificate all’occorrenza, così da contribuire ad attenuare gli effetti delle tensioni sull’offerta di credito alle economie domestiche e alle imprese in Svizzera e all’estero.

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