Fallimento di Silicon Valley Bank: Governo USA garantisce tutti i depositi

Redazione

13 Marzo 2023 - 09:10

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Tra le soluzioni, anche lapossibile vendita frammentata delle attività della sedicesima banca americana, che prima della bancarotta era stata giudicata "stabile".

Fallimento di Silicon Valley Bank: Governo USA garantisce tutti i depositi

La notizia del fallimento della Silicon Valley Bank di tre giorni fa, ha costretto il governo americano ad intervenire, promettendo il rimborso di tutti i depositi, contribuendo così a tutelare la fiducia nei confronti di Wall Street. Questa mossa ha portato ad un aumento dei future, con quelli sul Nasdaq che sono saliti del 2%, trainando l’S&P 500 (+1,8%) e il Dow Jones (+1,2%). Nonostante il governo USA abbia escluso un salvataggio di Stato della SVB, la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, ha affermato che l’obiettivo è quello di prevenire il "contagio".

Effetto Lehman?

Secondo gli esperti, il fallimento della Silicon Valley Bank non è paragonabile alla crisi della Lehman Brothers. La vicenda infatti, pone in evidenzia l’entità dell’impatto derivante dall’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed sulla liquidità del sistema bancario. La Silicon Valley Bank non è l’unica banca ad andare in bancarotta: il 9 marzo Silvergate Capital Corp, importante istituto legato allo sviluppo delle criptovalute, aveva annunciato la chiusura delle sue attività e la liquidazione.

Vendita frammentata

Quale soluzione all’orizzonte? Nel contesto del fallimento della Silicon Valley Bank, il nome di Elon Musk è già rimbalzato più volte sulla stampa internazionale, rispetto ad una presunta disponibilità ad acquistare quote della banca. L’attenzione è rivolta alla vendita frammentata delle attività della sedicesima banca americana, che prima della bancarotta era stata giudicata "stabile", con attivi per 212 miliardi di dollari oltre a detenere titoli sicuri, tra cui T-Bond a lunga scadenza e mutui garantiti dallo Stato che pagavano a tasso fisso.

Le ragioni del crollo

Negli ultimi tempi Silicon Valley Bank aveva confermato la perdita di circa 1,8 miliardi di dollari successivi alla vendita di investimenti ed era impegnata in un aumento di capitale, che purtroppo non ha avuto buon esito.
La notizia della perdita ha scatenato la reazione di investitori e depositanti, che sono corsi agli sportelli per prelevare le proprie somme, per un totale di 42 miliardi nella sola giornata del 9 marzo. Ciò ha scatenato un effetto a catena che ha portato la banca ad avere un saldo di cassa negativo di circa 958 milioni di dollari alla chiusura del 9 marzo. A nulla sono servite le mosse per tentare di salvare l’istituto, che è risultato di fatto insolvente.

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