USDCHF (Dollaro/Franco Svizzero)

Le banche centrali corse in aiuto in fase di crisi hanno deciso di ridurre il numero delle aste in dollari Usa, attualmente giornaliero: dal primo maggio la frequenza tornerà a essere settimanale.

A causa del rallentamento dell’inflazione in USA e del rallentamento dell’economia, il biglietto verde sta perdendo terreno nei confronti delle altre valute.

A rafforzare la moneta unica, i prossimi aumenti dei tassi di interesse da parte della Bce.

In Giappone, il super yen induce la BoJ a una riflessione sulla politica monetaria ultra espansiva, fino ad ora adottata.

Complice l’allentamento dell’inflazione, l’indice del dollaro sta perdendo punti e si attesta a 103.445 punti. Per ritrovare valori simili bisogna risalire allo scorso giugno.

Dopo l’annuncio dei dati sull’inflazione Usa di giovedì, l’indice sul dollaro ha registrato un crollo a 108,910 punti, da 110,602.

Gli economisti ritrovano fiducia nella moneta unica, alle 12 di oggi ha superato la parità con il biglietto verde.

Nella notte, la Cina ha sospeso notte l’import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan.

La debolezza dell’euro rimane un segnale poco rassicurante per l’intera regione a moneta unica. E non solo.

L’aumento dei tassi guida da parte della Fed, guerra in Ucraina e difficoltà economica cinese, stanno portando gli investitori a comprare sempre più il biglietto verde.