Apertura borsa svizzera in calo. La Banca d’Inghilterra porta giù le europee. Il gas torna a scendere.

Matteo Casari

29 Settembre 2022 - 09:39

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Avvio debole per le principali piazze europee, principalmente a causa delle mosse di stretta dell Banca d’Inghilterra. Ottime chiusure invece in arrivo da Wall Street. Il gas torno sotto i 200 euro.

Apertura borsa svizzera in calo. La Banca d'Inghilterra porta giù le europee. Il gas torna a scendere.

Borsa Svizzera

Dopo un’apertura in rialzo nella giornata di ieri, oggi la piazza di Zurigo comincia in perdita. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.131,90 punti, per quella che è una variazione al ribasso dello 0,87%; anche lo SPI è in flessione dello 0,60%, a 13.020,00 punti.

Borse europee

Secondo giorno consecutivo in profondo rosso per le borse europee. La strategia della Banca d’Inghilterra di sostegno al mercato dei titoli di stato sta influendo negativamente sugli investitori del vecchio continente. Il FTSE MIB registra un ribasso dello 0,58%. Anche il DAX è in perdita dello 0,89%, così come il CAC 40 segna una decrescita dello 0,98%. A Londra, il FTSE 100 perde un pesante 1,14%.

Wall Street

Oltreoceano il clima è ben diverso. A Wall Street vengono registrate chiusure di giornata fortemente positive.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione positiva dell’1,88%. Chiusura in rialzo anche per lo S&P500 che chiude a +1,97%, e per il Nasdaq che registra una crescita del 2,05%.

Borse asiatiche

Chiusure di giornata altalenanti invece quelle in arrivo da oriente. Sul fronte giapponese, a Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi a +0,95% a 26.422,05 punti.
Chiudono in contrasto i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in calo dello 0,14%, mentre lo Shenzhen guadagna lo 0,47%. Nella vicina Hong Kong l’Hang Seng, è in perdita dell’1,16%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi guadagnando un forte 1,44%.

Gas e petrolio

In calo i prezzi dell’energia. Per quanto riguarda il prezzo del greggio, i futures Brent in consegna a dicembre che si assestano a 86,94 dollari al barile (-1,26%), mentre i futures WTI di novembre sono a quota 81,03 dollari al barile (-1,36%). Dopo l’impennata di ieri, dovuta ai sospettati sabotaggi russi dei gasdotti Nord Stream, torna in discesa il prezzo del gas: ad Amsterdam, i futures consegna a ottobre sono scambiati a 198,300 euro/megawattora (-4,29%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9838 franchi, EUR/USD a 0,9665 dollari, USD/RUB a 57,9911 rubli. EUR/CHF a 0,9505 franchi, CHF/JPY a 147,10 yen, CHF/RUB 58,99 rubli.

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