Sabotaggio Nord Stream, i sospetti dell’Unione Europea

Matteo Casari

28/09/2022

28/09/2022 - 19:11

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Ancora nessuna prova certa, ma l’UE è sempre più convinta che si tratti di un attacco.

Sabotaggio Nord Stream, i sospetti dell'Unione Europea

Due gasdotti diretti in Europa sono stati attaccati, causando la fuoriuscita di gas nel Mar Baltico. Nonostante non sia ancora stata trovata una prova concreta sui motivi di questa perdita, non mancano i sospetti.

La presa di posizione dell’UE

Non è ancora chiaro chi possa esse l’autore di questo eventuale sabotaggio sui gasdotti Nord Stream per la cui realizzazione la Russia e i Paesi europei hanno speso miliardi. La Russia, che ha ridotto le forniture di gas all’Europa dopo che l’Occidente ha imposto sanzioni per l’invasione dell’Ucraina, tarda a commentare l’accaduto.
L’Unione Europea ritiene probabile che sia stata un’azione intenzionale a causare le perdite rilevate lunedì, trovando supporto dalle opinioni espresse da Germania, Danimarca e Svezia nei giorni passati.

La risposta della Russia

L’unica dichiarazione riferibile al Cremlino è stata rilasciata dall’ambasciata russa in Danimarca, che ha affermato che qualsiasi sabotaggio ai gasdotti di Nord Stream sarebbe un attacco controproducente alla sicurezza energetica sia della Russia che dell’Europa. «Le accuse infondate e le supposizioni che ora vengono fatte ovunque hanno lo scopo di creare disinformazione e di impedire un’indagine obiettiva e imparziale», si legge nella dichiarazione russa.
I gasdotti Nord Stream sono il fulcro di un’escalation della “guerra energetica” tra le capitali europee e Mosca. Una manovra che ha danneggiato l’economia occidentale, fatto impennare i prezzi del gas e scatenato la caccia a forniture alternative.

Aumento della sicurezza

Il ministro della Difesa danese ha dichiarato, dopo un incontro con il segretario generale della NATO, che c’è motivo di essere preoccupati per la situazione della sicurezza nella regione coinvolta, vista l’influenza militare russa nell’area del Mar Baltico.
Mentre le autorità danesi hanno chiesto di innalzare il livello di preparazione nel settore dell’energia e del gas del Paese, anche la polizia norvegese ha dichiarato mercoledì di aver rafforzato la sicurezza intorno agli impianti petroliferi e di gas. In aggiunta, il ministro danese ha spiegato che potrebbero essere necessarie una o due settimane prima che le aree intorno alle perdite siano sufficientemente calme da poter essere analizzate. Infine, i sismologi danesi e svedesi hanno dichiarato di aver registrato due potenti esplosioni lunedì in prossimità delle falle e che le esplosioni sono avvenute in acqua, non sotto il fondale marino.
I prezzi del gas in Europa sono aumentati dopo la notizia delle perdite. Il prezzo di riferimento di ottobre in Olanda è salito dell’11% a 204,50 euro/megawattora mercoledì. Sebbene i prezzi siano in realtà inferiori ai picchi di quest’anno, rimangono oltre 200% più alti rispetto a settembre 2021.

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