Fornitura gas: la Germania accusa la Russia di sabotare Nord Stream

Matteo Casari

27 Settembre 2022 - 14:59

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Alcune nazioni europee coinvolte nella fornitura dei gasdotti Nord Stream 1 hanno riscontrato guasti sospetti. Da qui l’accusa alla Russia di aver sabotato le forniture, in modo da far gravare maggiormente la crisi energetica sull’Europa.

Fornitura gas: la Germania accusa la Russia di sabotare Nord Stream

La Germania e la Danimarca sospettano che il danneggiamento del sistema di gasdotti Nord Stream, utilizzato per trasportare il gas russo in Europa, sia il risultato di un sabotaggio. Gli ufficiali di queste nazioni nordeuropee stanno indagando per chiarire la natura dell’incidente.

Sabotaggio o guasto?

Come riportato da un’inchiesta di Bloomberg, secondo un funzionario della sicurezza tedesca, che ha chiesto di non essere identificato perché la questione è in fase di indagine, le prove indicano un più un atto violento, rispetto a un problema tecnico. In risposta alle perdite di gasdotti nel Mar Baltico, la Danimarca sta rafforzando la sicurezza degli impianti energetici.
È il segnale più chiaro che l’Europa dovrà sopravvivere quest’inverno senza flussi significativi di gas russo, mentre i leader dell’Unione Europea accusano ripetutamente Mosca di armare le forniture energetiche.
«È difficile immaginare che si tratti di coincidenze», ha dichiarato oggi ai Mette Frederiksen, primo ministro danese. «Non possiamo escludere il sabotaggio».

Indagini avviate

L’Ucraina era un territorio cruciale per il gas russo, ma l’espansione e la costruzione di nuovi gasdotti ha ridotto la sua importanza come punto di transito. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che prima dei risultati di un’indagine è prematuro ipotizzare che il danno sia legato a un sabotaggio. Il Ministero dell’Economia tedesco ha dichiarato l’avvio dell’indagine su tre perdite di gas simultanee nel Mar Baltico, legate ai gasdotti Nord Stream danneggiati. La Guardia Costiera svedese ha dichiarato che le perdite erano così grandi da essere viste dai radar delle navi nelle vicinanze.
Un’indagine da parte delle autorità tedesche, danesi e svedesi risulta difficile perché i siti sono sott’acqua nel Mar Baltico, ha detto il funzionario di sicurezza tedesco, aggiungendo che potrebbe essere necessario un sottomarino.

Danni non indifferenti

Il calo di pressione registrato lunedì sulle due linee di Nord Stream e su una linea di Nord Stream 2 non può avere un impatto sulle forniture di gas all’Europa, poiché i gasdotti sono fermi a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Tuttavia, i mercati osserveranno eventuali indizi di sabotaggio. Infatti, i prezzi di riferimento del gas europeo sono saliti fino al 12% martedì, dopo quattro giorni di perdite.
È probabile che il Cremlino mantenga i flussi vitali di gas verso l’Europa a livelli minimi fino a quando continuerà il conflitto con l’Ucraina, aumentando la pressione sull’Unione Europea vista la dura posizione nei confronti dell’invasione russa. La Russia sta interrompendo i flussi di gas per aumentare la pressione politica sui leader europei mentre si profila la carenza energetica invernale nel vecchio continente.
Il ministero danese per l’energia e il clima ha registrato perdite di gas da Nord Stream e Nord Stream 2 nelle zona economiche esclusive di Danimarca e Svezia nel Mar Baltico.
Le perdite di gas comportano anche rischi ambientali e di sicurezza. Lunedì, l’Autorità marittima danese ha consigliato alle imbarcazioni di evitare le aree a sud e sud-est dell’isola di Bornholm dopo aver rilevato diverse perdite di gas in prossimità dei gasdotti. L’amministrazione marittima svedese ha vietato alle navi di entrare in un’area entro cinque miglia nautiche da Nord Stream 1 e Nord Stream 2, citando danni, perdite e «gas esplosivo nelle vicinanze».

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