Scopri come Tether, la società leader nel mercato delle criptovalute, sta cambiando le regole del gioco entrando nel consiglio della Juventus e cosa significa per il futuro del calcio italiano.
L’ingresso di Tether nel board della Juventus: un momento storico per il calcio italiano
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L’ingresso di Tether nel consiglio di amministrazione della Juventus rappresenta un momento storico per il calcio italiano e per l’evoluzione del rapporto tra criptovalute e sport tradizionale. La società emittente della stablecoin più utilizzata al mondo ha ottenuto ieri un seggio nel board bianconero attraverso Francesco Garino, consolidando così la propria posizione di secondo azionista con l’11,5% delle quote. Questa mossa arriva dopo mesi di pressioni da parte del gruppo guidato da Paolo Ardoino, che ha condotto una vera e propria campagna da azionista attivista per ottenere maggiore rappresentanza nella governance del club torinese.
La strategia di Tether si inserisce in un contesto particolarmente delicato per la Juventus, che ha chiuso l’ultimo bilancio con una perdita di 58 milioni di euro e si prepara a un aumento di capitale fino a 110 milioni, previsto per l’inizio del 2026. L’assemblea degli azionisti ha infatti concesso agli amministratori la delega necessaria per questa operazione, che potrebbe rappresentare un’opportunità strategica per Tether di incrementare ulteriormente la propria partecipazione. Tuttavia, le ambizioni del gruppo di criptovalute si sono scontrate con la ferma opposizione della famiglia Agnelli-Elkann, che attraverso Exor mantiene il controllo del club da oltre un secolo. La richiesta di Tether di ottenere due rappresentanti nel consiglio di amministrazione, anziché l’unico previsto per la lista di minoranza, è stata respinta con decisione: le proposte della società hanno raccolto al massimo l’8% dei voti favorevoli, dimostrando come anche gli altri azionisti di minoranza abbiano mostrato scarso entusiasmo per le iniziative del gruppo.
Questo risultato evidenzia la complessità delle dinamiche di potere all’interno della Juventus, dove la tradizione e il controllo familiare continuano a prevalere sulle spinte innovative provenienti dal mondo delle tecnologie finanziarie emergenti. La nomina di Damien Comolli come nuovo amministratore delegato, in sostituzione di Maurizio Scanavino, rappresenta comunque un segnale di rinnovamento che potrebbe aprire nuovi spazi di dialogo tra le diverse componenti azionarie.
Le dichiarazioni di John Elkann hanno chiarito definitivamente la posizione della famiglia proprietaria: "
Restiamo pienamente impegnati con la Juventus e siamo orgogliosi di esserne l’azionista di controllo da oltre un secolo
". Questa affermazione suona come un chiaro messaggio rivolto non solo a Tether, ma a tutti i potenziali investitori interessati a modificare gli equilibri di potere all’interno del club. La strategia di Exor appare orientata a mantenere il controllo pur rimanendo aperta a idee costruttive da parte degli stakeholder, una formula diplomatica che lascia spazio al dialogo senza compromettere l’autorità decisionale.
Dal canto suo, Tether ha risposto con una nota che evidenzia "le sfide in corso nell’attuale struttura di governance del club e la sua riluttanza a interagire in modo trasparente con i tifosi e gli azionisti di minoranza". Il riferimento al motto "Make Juventus Great Again" utilizzato dalla società di criptovalute rivela un approccio comunicativo che mescola populismo finanziario e passione calcistica, cercando di posizionarsi come paladina degli interessi dei piccoli azionisti e dei tifosi.
L’ingresso di Tether nel board della Juventus segna un precedente significativo per l’industria sportiva europea, dove le società di criptovalute stanno acquisendo crescente influenza attraverso sponsorizzazioni e investimenti diretti. La vicenda torinese dimostra come il mondo delle valute digitali stia evolvendo da semplice strumento speculativo a player strategico capace di influenzare settori tradizionali dell’economia reale.
Tuttavia, la resistenza mostrata dalla governance juventina evidenzia anche i limiti di questa penetrazione, soprattutto quando si scontra con strutture proprietarie consolidate e radicate nel tessuto economico nazionale. Il futuro rapporto tra Tether e la Juventus dipenderà dalla capacità delle parti di trovare un equilibrio tra innovazione finanziaria e tradizione imprenditoriale, in un contesto dove la performance sportiva rimane il parametro ultimo di valutazione del successo.
FAQ
Qual è il ruolo di Tether nella Juventus? Tether è diventato il secondo azionista della Juventus, ottenendo un seggio nel consiglio di amministrazione.
Come ha reagito la Juventus all’ingresso di Tether? La Juventus ha mostrato resistenza, rimanendo saldamente sotto il controllo della famiglia Agnelli-Elkann.
Cosa significa questo sviluppo per le criptovalute nel calcio? L’ingresso di un gigante delle criptovalute come Tether nel board di una squadra così prestigiosa rappresenta l’evoluzione delle criptovalute nel mondo dello sport.
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