Apertura borsa svizzera in rialzo. Occhi puntati su tasso occupazione Usa, dollaro sempre più forte

Chiara De Carli

02/09/2022

02/09/2022 - 09:45

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Dopo l’annuncio dei dati sull’inflazione e indici Pmi in Svizzera, gli investitori, almeno per oggi, sembrano aver ritrovato un po’ di fiducia.

Apertura borsa svizzera in rialzo. Occhi puntati su tasso occupazione Usa, dollaro sempre più forte

Borsa Svizzera

Mentre in Europa anche oggi si aspettano dati macroeconomici, la piazza di Zurigo si avvia in terreno positivo, a fronte dei dati confortanti diffusi nella giornata di ieri su inflazione e indici Pmi. Nella giornata di oggi. si tenta quindi il rimbalzo, con l’indice SMI che alle 9.15 recupera 0,71% 10.738,62 punti. Lo SPI su dello 0,82%, a 13’855.30 punti.

Borse europee

In Europa intanto oggi iniziano i lavori a Cernobbio, per il Forum The European House, in Germania è attesa la bilancia commerciale a luglioe in Eurozona i prezzi alla produzione sempre di luglio. Nell’ultimo giorno della settimana, gli indici tentano la risalita: il FTSE MIB alle 9.18 guadagna lo 0,44%, il DAX lo 0,92%, il CAC 40 lo 0,43%. A Londra il FTSE 100 segna +0,35%.

Wall Street

Oggi negli Usa saranno pubblicati i dati relativi all’occupazione ad agosto, in attesa del loro annuncio gli indici hanno chiuso in contrasto: il Dow Jones ha concluso gli scambi guadagnando lo 0,46%, lo S&P500 lo 0,30%, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,26%.

Borse asiatiche

In attesa dei dati sull’occupazione degli Usa, a Tokyo l’indice Nikkei ha chiuso piatto, in flessione dell’0,08% a 27.650,84 punti. Sul fronte valutario, lo yen ha superato la soglia dei 140 yen per dollaro, per la prima volta dal 1998. L’evoluzione è da ricondurre agli investitori che, per via dell’alta incertezza presente sui mercati, scelgono sempre più come bene rifugio il dollaro che si rafforza sulle altre monete internazionali. Ora rimane da capire cosa farà la Bank of Japan (BoJ): più volte aveva ribadito di voler mantenere una politica monetaria accomodante, molto lontana dalle prospettive che accompagnano in queste giorni quelle del continente al di là dell’oceano Pacifico.
Intanto in Cina, la politica ’zero Covid’ ha messo di nuovo in lockdown forzato milioni di persone, tra le cittadine di Shenzhen, Guangzhou e Dalian, rallentando un’economia già in sofferenza. Gli indici chiudono contrastati: a Shanghai, il China A50 lascia sul terreno lo 0,93%, lo Shenzhen guadagna in chiusura lo 0,32%. A Hong Kong, l’Hang Seng in flessione dello 0,78%. Conclusione di settimana piatta per lo S&P/ASX 200 in Australia, dopo una settimana da dimenticare, in flessione dello 0,02%.

Gas e petrolio

In risalita rispetto alla precedente chiusura il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna novembre a 94,44 dollari al barile e i futures WTI a 88,95 dollari al barile. Ad Amsterdam, questa mattina i futures sul gas sono scambiati a 229 euro/megawattora,

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario, il dollaro si rafforza sulle monete internazionali: USD/JPY a 140,26 yen, CHF/USD a 1,0197 dollari, EUR/USD a 0,9987 dollari, USD/RUB a 60,4020 rubli. CHF/EUR a 1,0223 euro, CHF/JPY a 143,15 yen, CHF/RUB 61,63 rubli.

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