Poteva andare peggio, ma l’inflazione continua a salire. Ad agosto si ferma al 3,5%

Nell’agosto 2022 l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,3% rispetto al mese precedente, attestandosi a 104,8 punti (dicembre 2020 = 100). Su base annua, è stato osservato un rincaro del +3,5%. È quanto emerge dal comunicato stampa diffuso questa mattina dall’Ufficio federale di statistica (UST), in cui sottolinea che la crescita dello 0,3% rispetto al mese precedente è riconducibile a diversi fattori, tra cui l’aumento dei prezzi dei servizi ospedalieri stazionari, delle istituzioni sociali e degli affitti delle abitazioni. Sono invece diminuiti i prezzi del noleggio di veicoli personali, dell’analisi di laboratorio e dei carburanti.

Inflazione netta

Nel agosto 2022, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato della Svizzera si è portato a 104,72 punti (base: 2015 = 100), con una variazione pari a +0,3% rispetto al mese precedente, mentre del 3,3% su base annua.

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Variazioni ad agosto 2022

In modo particolare, presentano i maggiori aumenti: indumenti e calzature, del 3,5% su base mensile e del 3,7% rispetto ad agosto 2021, abitazioni ed energia dello 0,4% rispetto a luglio 2022, ma del 4,7% su base annua, bevande alcoliche e tabacchi dell’1,9% e dell’1,7%, mobili, articoli e servizi per la casa all’0,8% su base mensile, ma un rincaro del 6% su base annua. Su base mensile è diminuito il costo dei trasporti, mentre se si fa il confronto con luglio 2021 l’aumento è del 10,4%. Rispetto a luglio 2022, i prodotti petroliferi hanno segnato una flessione dell’1,2%, nonostante il confronto su base annua mostri un rincaro del 42%,

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Nel dettaglio

Rispetto a un anno fa hanno registrato un aumento massiccio: olio da riscaldamento (+86,2%), caffè (+9%), calzature da uomo (+8%) e da donna (+10%), automobili d’occasione (+16%), gas (+60%), pellet (+65,2%), olio d’oliva (+12,7%), benzina (+26%).