Apertura borsa svizzera in profondo rosso. La Fed affonda le piazze mondiali, occhi puntati sulla Bns

Chiara De Carli

22/09/2022

22/09/2022 - 09:50

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Dopo la mossa della Fed, questa mattina è attesa la conferenza stampa della Bns.

Apertura borsa svizzera in profondo rosso. La Fed affonda le piazze mondiali, occhi puntati sulla Bns

Dopo il quinto aumento consecutivo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale americana, al massimo dal 2008, le piazze finanziarie iniziano la giornata in terreno negativo. La Federal Reserve (Fed) ha avvertito che andrà avanti nei prossimi mesi con la politica aggressiva, in modo da contrastare l’inflazione. Preoccupa, inoltre, la tensione generata dal discorso del presidente russo Vladimir Putin. La comunità internazionale teme infatti una possibile escalation della guerra in corso in Ucraina.
In Svizzera, intanto, si attende la conferenza stampa della Banca nazionale svizzera (Bns). Alle 10 sarà annunciato il possibile aumento del tasso guida anche per la Confederazione.

Borsa Svizzera

Avvio di giornata in profondo rosso per la piazza di Zurigo, in attesa della Bns. Alle 9,20, lo SMI era a quota 10.285,56 punti, in perdita dell’1,38%; sulla stessa scia lo SPI in flessione dell’1,28%, a 13’196.87 punti.

Borse europee

All’indomani dell’annuncio della Fed, l’avvio piazze europee è in calo: alle 9.23 il FTSE MIB sta cedendo l’1,17%. Il DAX l’1,34%, il CAC 40 l’1,55%. A Londra, il FTSE 100 in flessione dello 0,92%

Wall Street

Dopo le parole severe del presidente della Fed, Jerome Powell, Wall Street ha concluso la giornata in terreno negativo.
Il Dow Jones ha perso l’1,7%, lo S&P500 l’1,71%, e il Nasdaq l’1,79%.

Borse asiatiche

Nonostante la mossa della Fed, la Bank of Japan (BoJ) ha deciso di mantenere una politica monetaria ultra accomodante, con un tasso negativo dello 0,1% sui depositi delle banche dell’Istituto centrale e acquisti illimitati per titoli di Stato, limitando i rendimenti a dieci anni allo 0,25%. Sul sentiment degli investitori ha comunque inciso la decisione della Fed, con l’indice Nikkei, che ha concluso gli scambi giù dello 0,58% a 27.155,00 punti.
La manovra della Fed preoccupa anche le piazze cinesi. A Shanghai, l’indice China A50 chiude in ribasso dello 0,69%, lo Shenzhen dello 0,63%. A Hong Kong l’Hang Seng conclude gli scambi lasciando sul terreno l’1,95%. Anche in Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi in perdita dell’1,56%.

Gas e petrolio

Prezzo del greggio in aumento per i futures Brent in consegna a novembre a 90,38 dollari al barile. In discesa i futures WTI a quota 83,36 dollari al barile. In lieve risalita il prezzo del gas ad Amsterdam, dove i futures in consegna ottobre sono scambiati a 190 euro/megawattora (+0,12%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9753 franchi, EUR/USD a 0,9845 dollari, USD/RUB a 60,1437 rubli. EUR/CHF a 0,9593 franchi, CHF/JPY a 149,51 yen, CHF/RUB 61,69 rubli.

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