Apertura borsa svizzera incerta. Cinesi in profondo rosso, sale il greggio

Matteo Casari

19/10/2022

19/10/2022 - 09:37

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Le piazze europee e americane trovano un altro giorni di rialzi, grazie ai risultati trimestrali positivi delle aziende più importanti.

Apertura borsa svizzera incerta. Cinesi in profondo rosso, sale il greggio

Borsa Svizzera

Avvio di giornata incerta per la piazza di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.571,80 punti, collocandosi su valori di parità a -0,07%; lo SPI registra ugualmente variazioni minime, segnando -0,02%, a 13.524,27 punti.

Borse europee

Dopo un super rimbalzo di ieri, oggi gli investitori europei appaiono più cauti, con i principali indici in lieve rialzo. Il FTSE MIB registra una crescita dello 0,50%, il DAX dello 0,26% e il CAC 40 dello 0,29%. A Londra, il FTSE 100, si colloca in rialzo dello 0,17%.

Wall Street

Seconda chiusura positiva consecutiva per gli indici di Wall Street. In questo periodo dell’anno, gli indici sono fortemente influenzati dai bilanci trimestrali delle multinazionali più importanti. I buoni risultati aziendali finora stanno contribuendo ai recenti rialzi delle borse.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione positiva dell’1,12%. Concludono in guadagno sia lo S&P500 a +1.14%, e il Nasdaq che registra un +0,90%.

Borse asiatiche

Ben diversa la giornata di ieri sul fronte orientale, che ha visto le principali piazze asiatiche chiudere su valori contrastanti. A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi a +0,37% a 27.257,38 punti.
Gli indici cinesi chiudono in profondo rosso. A Shanghai, l’indice China A50 chiude in ribasso dell’1,80%, mentre lo Shenzhen perde l’1,27%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng conclude gli scambi cedendo il 2,10%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi in aumento dello 0,31%.

Gas e petrolio

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato lo sblocco di 15 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche degli Stati Uniti per combattere l’aumento dei prezzi della benzina e delle materie prime.
Torna a salire il prezzo del petrolio, con i futures Brent in consegna a dicembre che si attestano a 90,65 dollari al barile (+0,72%), mentre i futures WTI sono a quota 83,02 dollari al barile (+1,16%). Ennesimo calo del prezzo del gas: ad Amsterdam i futures sul gas in consegna a novembre sono scambiati a 110,000 euro/megawattora (-2,85%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9982 franchi, EUR/USD a 0,9827 dollari, USD/RUB a 61,8756 rubli. EUR/CHF a 0,9810 franchi, CHF/JPY a 149,75 yen, CHF/RUB 61,99 rubli.

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