Apertura borsa svizzera in calo. Investitori intimoriti da una nuova recessione

Matteo Casari

16 Settembre 2022 - 09:37

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Tutte le piazze mondiali mettono a segno valori in forte calo, soprattutto quelle europee. Gli ormai certi provvedimenti che adotterà la Fed per combattere l’inflazione scoraggiano gli investitori.

Apertura borsa svizzera in calo. Investitori intimoriti da una nuova recessione

In questi giorni, i mercati azionari sono tutti fortemente influenzati dalla rivelazione dei dati dell’inflazione USA di agosto, che sono risultati più alti del previsto.
Ora gli esperti sono certi che la Federal Reserve guiderà un’ulteriore stretta della politica monetaria, aumentando il rischio di una recessione che si potrà protrarre anche nel 2023.

Borsa Svizzera

Ultima apertura della settimana in negativo per la borsa di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.718,50 punti, per quella che è una variazione al ribasso dello 0,25%; anche lo SPI è in perdita dello 0,55%, a quota 13.671,85 punti.

Borse europee

Iinizio di giornata in terreno negativo per le principali borse europee. Il FTSE MIB in ribasso dell’1,02%. Il DAX dell’1,22%, così come il CAC 40 che segna una perdita dello 0,91%. A Londra, il FTSE 100 lascia sul terreno lo 0,31%.

Wall Street

La stretta sulla politica monetaria da parte della Fed, in programma per la prossima settimana, pesa sul sentiment degli investitori.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi in decrescita dello 0,56%. Più netti i passivi dello S&P500 che chiude a -1,13% e del Nasdaq che si colloca a -1,43%.

Borse asiatiche

Sulla scia di Wall Street, a Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi a -1,11% a 27.567,65 punti.
In Cina, a Shanghai, l’indice China A50 chiude in perdita dell’1,50%, così come lo Shenzhen che cede addirittura il 2,22%. A Hong Kong l’Hang Seng, giù dello 0,79%, mentre in Australia, lo S&P/ASX 200 è in ribasso dell’1,52%.

Gas e petrolio

Cresce il prezzo del petrolio: i futures Brent in consegna a novembre si assestano a 91,74 dollari al barile (+ 0,98%), mentre i futures WTI si stabiliscono a quota 85,75 dollari al barile (+ 0,76%). Dopo un preoccupante sussulto, torna invece a scendere il prezzo del gas: ad Amsterdam i futures sul gas in consegna a ottobre sono scambiati a 200,595 euro/megawattora (-6,39%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9629 franchi, EUR/USD a 0,9988 dollari, USD/RUB a 60,0773 rubli. EUR/CHF a 0,9619 franchi, CHF/JPY a 148,89 yen, CHF/RUB 62,38 rubli.

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