Mercati: la Cina frena i listini asiatici, Inflazione USA meglio del previsto

Gabriele Stentella

15/09/2021

15/09/2021 - 11:01

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I mercati finanziari asiatici registrano nuovi crolli dopo la pubblicazione dei dati sulla crescita economica in Cina. Negli USA l’aumento dell’Inflazione nel mese di agosto è stato sotto le attese.

Gli investitori asiatici si preparano a un’altra giornata all’insegna del rosso, dopo che il governo cinese ha reso noti i nuovi dati sulla crescita economica del Dragone.

Nel complesso l’economia cinese mostra una brusca frenata che si ripercuote su tutte le borse del continente, eccezion fatta per quella coreana che è la sola a guadagnare terreno. Le più danneggiate sono le azioni dei colossi tech cinesi, sulle quali grava inoltre la scure normativa del governo.

Negli USA la situazione nelle borse rimane contrastante, sebbene la Federal Reserve abbia precisato che nel mese di agosto l’aumento dei prezzi è risultato inferiore alle attese. Quali scenari si aprono ora? Analizziamo nel dettaglio cosa sta succedendo nei due continenti e quali possono essere le ripercussioni sui mercati finanziari globali.

Asia: la Cina cresce meno del previsto, KOSPI alla terza chiusura positiva

Al momento gli indici cinesi di Shenzhen e Shanghai si stanno contraendo rispettivamente dello 0,61% e dello 0,16%, mentre la borsa di Hong Kong ha chiuso la seduta in calo dell’1,84%. I titoli tech sono ancora una volta i più colpiti, con Tencent che perde il 4,1%, Meituan che arretra del 4,5% e Alibaba che non va oltre il -2,72% su base giornaliera.

All’origine di questi movimenti negativi ci sono i nuovi dati sulla crescita del Dragone, la quale è nuovamente sotto le attese. A luglio la produzione industriale in Cina era pari al 6,4%, ma nel giro di 30 giorni è crollata ai livelli del 5,3%, vale a dire lo 0,3 punti percentuali in meno. Sul fronte delle vendite gli analisti si aspettavano una crescita del 7% ad agosto, ma la crescita reale non ha superato il 2,5%. Gran parte della colpa di un quadro economico simile è imputabile alla COVID-19, anche se molto dipende anche dalla crisi di alcune realtà economiche operanti nel ramo immobiliare, prima fra tutti China Evergrande.

Anche in Giappone le azioni hanno chiuso la giornata in negativo (-0,52%), mentre in Corea del Sud il listino KOSPI tocca la sua terza chiusura positiva di fila (+0,15%).

USA: listini ancora in rosso, Inflazione aumentata meno del previsto

Ieri la Federal Reserve ha pubblicato i dati riguardanti l’Inflazione di agosto. Con lo stupore di alcuni questi mostravano un aumento inferiore alle attese, pari allo 0,3%. Nel mese di luglio l’Inflazione era progredita dello 0,5% e il valore atteso su base mensile non avrebbe dovuto scendere sotto lo 0,4% stando alle previsioni. Di fronte a questo risultato potrebbe essere possibile per la Fed assicurare la prosecuzione delle misure in essere.

Nel frattempo a Wall Street i listini scambiano in rosso, con S&P500 che lascia sul terreno lo 0,57% della propria capitalizzazione. Il NASDAQ perde lo 0,33% e il Dow Jones quasi lo 0,85%.

Tra le big tech USA solo Microsoft (+0,96%) e Google (+0,15%) scambiano in territorio positivo, mentre il titolo di Facebook è al momento sul filo della parità. Apple invece sprofonda in borsa e sfiora il -0.97% degli scambi.

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