Borse asiatiche di nuovo giù, guadagnano terreno Oro e petrolio

Gabriele Stentella

21 Giugno 2021 - 09:27

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In Asia una nuova ondata ribassista si è abbattuta sulle borse, portando alcuni listini a perdere anche il 4%. Le materie prime nel frattempo guadagnano terreno, ma cosa sta succedendo?

Le azioni asiatiche registrano ancora una volta delle fortissime oscillazioni a causa di un commento proveniente dal Presidente della Federal Reserve di St.Louis, il quale non sembra nutrire dubbi riguardo un aumento dei tassi d’interesse già da inizio 2022, previsione in completo contrasto con quanto prospettato dal numero uno della Fed Jerome H. Powell.

Ma i mercati asiatici sembrano aver ritenuto attendibile la previsione, tanto che in alcune borse dell’Estremo Oriente si sono sfiorate perdite pari al 4%.

Sul fronte delle materie prime si registrano invece alcuni interessanti rialzi, soprattutto nelle quotazioni di petrolio e metalli, Oro in primis.

Analizziamo più da vicino la situazione nei principali Indici asiatici e i prossimi appuntamenti previsti con la Federal Reserve sulla questione dei tassi.

Asia: solo le borse cinesi in territorio positivo, Nikkei arriva a perdere il 4%

Nel continente asiatico solo i listini cinesi stanno attualmente guadagnando terreno, sebbene le loro performance si stiano comunque rivelando al di sotto delle aspettative.

Dopo essersi mantenuto sul filo della parità per quasi tutta la durata delle contrattazioni, l’Indice Shenzhen sta al momento guadagnando quasi lo 0,4%, mentre Shanghai avanza di un debole 0,12% (dato delle ore 9:00).

Nelle altre borse invece la situazione è diametralmente opposta. A Hong Kong i titoli quotati nell’Indice Hang Seng scambiano negativi da inizio seduta, perdendo al momento circa l’1,25%. In Corea del Sud il KOSPI ha toccato l’1% di perdite salvo poi guadagnare punti, ma le azioni nel complesso stanno perdendo poco più dello 0,8% .

La maglia nera spetta però al Nikkei di Tokio, che nella notte svizzera ha perso anche più del 4% dopo il tonfo dei titoli automobilistici e industriali. L’Indice ha al momento tamponato alcune perdite, scambiando ancora in territorio negativo (-3,2% alle ore 9:00).

USA: Fed ancora osservata speciale dopo commento sui tassi, materie prime di nuovo in rally

Negli USA anche questa settimana gli occhi saranno tutti puntati sulle prossime conferenze stampa del Presidente della Fed Powell, al quale spetterà ora smentire quanto affermato dal suo collega di St.Louis riguardo al futuro dei tassi nel 2022.

Come ricordiamo, il numero uno della Fed non avevano prospettato un abbandono delle manovre espansive della banca centrale prima del 2023.

Nel frattempo sul versante delle materie prime il petrolio WTI si è rafforzato, tornando vicino ai 71,5$ . Su questo rialzo pesa il risultato delle elezioni presidenziali in Iran, che hanno sancito la vittoria di un esponente politico dell’area ultraconservatrice che potrebbe ritardare ancora l’arrivo sul mercato del petrolio iraniano. L’Oro invece guadagna oltre lo 0,55% e si porta a 1.775$ all’oncia.

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