Apertura borsa svizzera in ribasso. La Fed tarpa le ali agli indici mondiali, mentre il dollaro spicca il volo

Matteo Casari

03/11/2022

03/11/2022 - 09:26

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L’ennesimo rialzo consecutivo della Fed dello 0,75% causa performance negative negli indici di tutto il mondo. L’innalzamento dei tassi provoca anche una nuova impennata della quotazione del dollaro americano. Prezzo del gas in crescita.

Apertura borsa svizzera in ribasso. La Fed tarpa le ali agli indici mondiali, mentre il dollaro spicca il volo

Borsa Svizzera

Inizia in ribasso questa giornata per la piazza di Zurigo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.721,20 punti, cedendo lo 0,79%. Anche lo SPI è in flessione dello 0,80%, a 13.667,56 punti.

Borse europee

Le aperture delle piazze europee segue la stessa falsa riga, con perdite di punti percentuali per gli indici del Vecchio Continente. Il nuovo rialzo della Fed incute timori anche negli investitori da questa sponda dell’Atlantico. Il FTSE MIB è in perdita dello 0,74%, anche il DAX è in perdita dello 0,75%, così come il CAC 40 che segna una decrescita dello 0,80%. A Londra, il FTSE 100 perde lo 0,69%.

Wall Street

Oltreoceano il clima è anche peggiore. Dopo che il numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, ha confermato l’ennesimo maxi rialzo di 75 punti percentuali, le piazze di Wall Street ne hanno prevedibilmente risentito.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa dell’1,55%. Chiusura in calo anche per lo S&P500 che termina la seduta a -2,50%. Infine, il Nasdaq crolla a -3,36%.

Borse asiatiche

Chiusure in negativo anche quelle in arrivo da Oriente. La borsa giapponese è chiusa per festività, mentre risultano in perdita i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 in ribasso dell’1,28% e lo Shenzhen dello 0,34%. Nella vicina Hong Kong la maxi stretta in Usa si risente decisamente di più, con l’Hang Seng che crolla vorticosamente a -3,16%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota -1,84%.

Gas e petrolio

Lieve calo per il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a gennaio che si assestano a 95,18 dollari al barile (-1,04%), mentre i futures WTI di dicembre sono a quota 88,86 dollari al barile (-1,27%). Aumento vigoroso invece per il prezzo del gas, i futures consegna a dicembre sono scambiati a 135 euro/megawattora (+7,26%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 1,0084 franchi, EUR/USD a 0,9781 dollari, USD/RUB a 62,1238 rubli. EUR/CHF a 0,9863 franchi, CHF/JPY a 146,71 yen, CHF/RUB 61,61 rubli.

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