Appello beffa della Russia all’Europa: l’inverno è vicino, trasferitevi da noi

Sara Bracchetti

02/08/2022

02/08/2022 - 13:48

condividi
Facebook
twitter whatsapp

In meno di 24 ore, il video diffuso via Telegram e Twitter ha già guadagnato oltre 3 milioni di visualizzazioni. Un filmato provocatorio, dove si usano anche immagini di una modella ucraina.

Appello beffa della Russia all'Europa: l'inverno è vicino, trasferitevi da noi

Non fosse tutto vero, sembrerebbe facilmente uno scherzo. Invece no, anche se non è certo ciò che pretende di far credere e di sicuro c’è del sommo sarcasmo, nell’invito all’Europa a trasferirsi al più presto in Russia. Per le delizie della sua cucina, la bellezza celebre delle sue donne, la ricchezza della storia e della letteratura, i valori della cristianità e della tradizione, la vodka e il senso di ospitalità del suo popolo: c’è qualcuno in grado di smentire? Di dire che qualcosa di quanto nell’elenco è falso?

«Un’economia che resiste alle sanzioni»

«È tempo di trasferirsi in Russia, affrettatevi, l’inverno sta arrivando», si conclude il video diffuso su Telegram e condiviso sul profilo Twitter di diversi giornalisti internazionali e dell’ambasciata russa di Spagna, che così s’è guadagnato oltre tre milioni di visualizzazioni in neanche 24 ore. Cinquantatré secondi di meravigliose immagini e parole gloriose che non sono promozione turistica, ma un atto di quella parte di guerra che non usa le armi, contro un’Europa che la combatte in sordina al fianco dell’Ucraina. E si ritrova ora a sobbarcarsi le conseguenze di sanzioni che non scalfiscono come dovrebbero l’economia russa ma portano, di sicuro, grosse difficoltà a quella dei Paesi alle prese con prezzi lievitati e il rischio di un taglio del gas. Tutti elementi che la clip prende in considerazione con finta eleganza, su sottofondo musicale che racconta dell’orgoglio con cui viene veicolato questo messaggio: atto patriottico che si fa scherno dell’odio radunato per partito preso contro un territorio che ha molto più da offrire di Putin e delle sue aspirazioni di conquista.

I rischi che corre la Svizzera "neutrale"

Le Svizzera dunque che ha rinunciato alla sua neutralità informale, rifiutando di armare gli eserciti ma di fatto schierandosi attraverso sanzioni che la espongono ai medesimi danni degli altri, è avvisata. In Russia elettricità, gas e acqua sono economici, ma soprattutto ci sono e ci saranno per tutta la stagione fredda, a differenza di quanto potrebbe accadere qui. La manutenzione ai gasdotti degli scorsi giorni e il taglio dei flussi del 20% sono una minaccia cui assistere con impotenza, allude il video, per chi non vuol cominciare a domandarsi da che parte stare; che non significa espatriare, mera ed evidente provocazione, ma provare a riflettere su quanto sta davvero accadendo e sui motivi reali. Come forse sta cominciando a fare addirittura qualche ucraino.

La storia di Sonya: il padre combatte al fronte

Già, perchè la vera beffa, passata finora parzialmente sotto traccia, viene da una delle modelle presenti nel filmato, figlia di un combattente contro gli invasori. Sonya Kapitonova, 27 anni, ha lasciato i suoi famigliari in patria e giura, intervistata da Libération, che non è una sostenitrice delle ragioni russe. «Tutta la mia famiglia è ancora in Ucraina: mio fratello piccolo non può lasciare il Paese, mia madre lavora a casa e mio padre è al fronte», ha dichiarato. Lei invece è lì, ammaliante, per uno scherzo del destino di cui c’è da giurare che gli autori del videoclip siano ben consci: venduta per denaro a una banca di filmati online cui, lo scorso maggio, aveva attinto anche la cantante ucraina Angy Kreyda, per accompagnare un brano contro i «nemici russi».

Iscriviti alla newsletter