Tassa di importazione del 4%: il Consiglio federale la vuole anche per le auto elettriche. Ma auto-schweiz non è d’accordo

Matteo Casari

05/04/2023

05/04/2023 - 12:31

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Per trovare nuove fonti di entrata e risanare un bilancio in rosso, il governo vuole monetizzare su un mercato in netta crescita.

Tassa di importazione del 4%: il Consiglio federale la vuole anche per le auto elettriche. Ma auto-schweiz non è d'accordo

A partire dal 2024, la tassa sull’importazione del 4% coinvolgerà anche le auto elettriche. Questa è la proposta del Consiglio federale, che sta cercando nuovo strategie per far fronte alla situazione finanziaria difficile della Confederazione. Una scelta giusta o azzardata?
La tassa automobilistica in questione, applicata sul prezzo di importazione, d’ora in poi sarà estesa anche alle auto elettriche, come ha comunicato mercoledì Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Il prezzo finale del veicolo aumenterà quindi di meno del 4%, anche se l’imposta sarà interamente a carico dell’acquirente.

Circa un veicolo su cinque coinvolto

Le auto elettriche sono state esentate da questa tassa in Svizzera sin dall’introduzione della tassa automobilistica nel 1997, al fine di promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile. Poiché oggi circa un veicolo su cinque importato in Svizzera è di questo tipo, il Consiglio federale non ritiene più necessaria l’esenzione fiscale.
Fino al 2009, le perdite dovute all’esenzione delle auto elettriche erano di circa 50 mila franchi all’anno, come si legge nelle note esplicative della legge. In seguito, sono poi aumentate gradualmente, in modo significativo dal 2018 in poi. Negli ultimi 4 anni, infatti, il numero di veicoli elettrici importati annualmente è aumentato di sei volte.
Di conseguenza, nel 2022 si sono persi circa 78 milioni di franchi di entrate dalla tassa automobilistica e nel 2023 si prevedono perdite tra i 100 e i 150 milioni di franchi. Se verrà introdotta per le auto elettriche, dal 2024 al 2030 si registrerà un guadagno aggiuntivo dai 2,1 ai 3 miliardi di franchi. La tassa d’importazione è già applicata invece ai veicoli ibridi.

Interessi in conflitto

La strategia del CF, volta a trovare nuove entrate per le finanze del Paese, rischia di scontrarsi con gli interessi degli importatori di auto, di chi investe nella mobilità elettrica e in generale di molti personaggi del settore automobilistico. Negli ultimi mesi, la quota di mercato delle auto elettriche superava la metà per i veicoli nuovi. Secondo auto-schweiz infatti, in Svizzera servono più incentivi per far crescere questo mercato sostenibile.
Per questo motivo, l’associazione chiede al Consiglio federale di mantenere l’esenzione dei veicoli elettrici dalla tassa automobilistica oltre il 2024. «I politici dovrebbero garantire un’alimentazione affidabile, prezzi energetici interessanti e una rapida espansione dell’infrastruttura di ricarica» recitava la nota di auto-schweiz, «Solo con queste condizioni quadro favorevoli gli ambiziosi obiettivi di mercato degli importatori svizzeri di automobili per la mobilità elettrica potranno diventare realtà nei prossimi anni».

Contributi per il FOSTRA

Il ricavo della tassa automobilistica è destinato al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), secondo quanto previsto dalla Costituzione. La tassa d’importazione sulle auto elettriche è una delle misure a favore del bilancio statale decise dal governo alla fine di gennaio.
Il Consiglio federale si aspetta che questa misura alleggerisca il bilancio fino a 150 milioni di franchi all’anno. Se la tassa automobilistica genererà maggiori entrate, i contributi dell’imposta sugli oli minerali al FOSTRA potranno essere temporaneamente ridotti.

Altre iniziative in consultazione

Il disegno di legge non include la prevista tassa sui veicoli con sistemi di propulsione alternativi, che dovrebbe arrivare al più tardi nel 2030. Infatti, a causa della crescente diffusione di veicoli elettrici e con altri motori alternativi, anche le entrate dell’imposta sugli oli minerali applicata alla benzina e al diesel sta diminuendo.
Per inciso, la tassa automobilistica non deve essere confusa con l’imposta di circolazione riscossa dai Cantoni. Secondo il rapporto del CF, in diversi Cantoni sono previste riduzioni o esenzioni per i veicoli elettrici, come ad esempio in Ticino.
La consultazione sull’abolizione dell’esenzione fiscale per le auto elettriche durerà fino al 12 luglio.

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