Auto elettriche in Svizzera a rischio? Auto-schweiz chiede più incentivi al Consiglio federale

Matteo Casari

09/03/2023

09/03/2023 - 10:25

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Secondo auto-schweiz, la recente diffusione della mobilità elettrica rischia di rallentare a causa delle condizioni economiche e logistiche non favorevoli nel nostro Paese.

Auto elettriche in Svizzera a rischio? Auto-schweiz chiede più incentivi al Consiglio federale

La mobilità elettrica si sta diffondendo rapidamente nell’industria automobilistica di tutto il mondo, avvicinandosi sempre di più a diventare lo standard per le auto nuove. Tuttavia, questo slancio rischia di rallentare in Svizzera a causa delle tasse troppo alte e di una cultura dell’elettrico non abbastanza sviluppata. Questo ha portato auto-schweiz a elborare alcune proposte al Consiglio federale.

Quota di mercato crescente per le auto elettriche

Gli importatori di auto svizzeri perseguono obiettivi ambiziosi nella diffusione delle unità elettriche. Lo dimostra un sondaggio condotto tra i membri della loro associazione auto-schweiz, presentato alla conferenza stampa annuale di mercoledì.
Già nel 2025, la metà delle nuove immatricolazioni di autovetture dovrebbe essere costituita da veicoli plug-in, come vengono chiamate insieme le auto elettriche e le ibride plug-in. Nello stesso anno, uno su quattro dei nuovi furgoni per le consegne potrebbe circolare elettricamente nelle città, e dal 2030 la maggior parte dei nuovi camion potrebbe essere a trazione elettrica.
Questo sviluppo sarà però possibile solo se verranno create condizioni quadro favorevoli alla mobilità elettrica e se le misure di sostegno non verranno tagliate prematuramente. Per questo motivo, auto-schweiz chiede al Consiglio federale che i veicoli elettrici rimangano esenti dalla tassa automobilistica del 4% sulle importazioni oltre il 2023.

La ripresa del mercato dell’auto

Nel 2022, il 25,9% di tutte le nuove autovetture può già essere ricaricato tramite la rete elettrica. Secondo i risultati del sondaggio anonimo condotto tra gli importatori di automobili, questa quota di mercato dovrebbe quasi raddoppiare entro la fine del 2025, raggiungendo il 49,7%. Già nell’anno in corso, i veicoli plug-in potrebbero raggiungere una quota di mercato del 31,8% delle auto nuove.

Donato Bochicchio
Donato Bochicchio DEF

Donato Bochicchio (sopra), vicepresidente di auto-schweiz e amministratore delegato di Ford Motor Company Switzerland, ha spiegato: «L’inizio dell’anno 2023 è stato positivo, la situazione delle forniture sta diventando sempre più affidabile dopo le difficoltà della pandemia Covid e lo scoppio della guerra in Ucraina. Questo sta avendo un effetto positivo anche sulle quote di mercato degli azionamenti elettrici. Dopo due mesi, ad esempio, il numero di nuovi furgoni elettrici per le consegne è superiore di due terzi rispetto all’anno scorso». Tuttavia, la Svizzera è scivolata al nono posto nel confronto europeo delle quote di mercato dei veicoli plug-in nel 2022, sottolinea Bochicchio.

Crescita per tutte le categorie di veicoli

Soprattutto per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, si prospetta una forte crescita delle unità elettriche. I membri di auto-schweiz ipotizzano che la quota di mercato dei furgoni a zero emissioni potrebbe passare dall’attuale 10% circa al 23,3% entro la fine del 2025. Gli ibridi plug-in dovrebbero aggiungere un altro 2,4%.
Uno sviluppo simile sta emergendo per i veicoli commerciali pesanti. L’elettrificazione sta guadagnando slancio nel decennio in corso e si prevede che culminerà in una quota di mercato elettrica del 52,6% entro il 2030.
Andreas Burgener, direttore di auto-schweiz, ne conosce le ragioni: «In futuro i servizi di trasporto sostenibili saranno sempre più richiesti. Ciò garantirà una corrispondente domanda di veicoli con motorizzazioni prive di emissioni. Gli importatori svizzeri di automobili sono ben preparati e stanno ampliando continuamente la loro gamma di veicoli commerciali elettrici e a idrogeno nei prossimi anni».

La tassa sui veicoli elettrici scoraggia l’investimento

Tuttavia, la crescita mirata dell’elettrico nelle autovetture e nei veicoli commerciali non è scontata. I clienti privati devono essere convinti a scegliere la mobilità elettrica, così come le aziende con i loro veicoli aziendali e di emergenza. Sono quindi necessarie condizioni quadro e incentivi adeguati, come spiega Marcel Guerry, vicepresidente di auto-schweiz e amministratore delegato per la Svizzera del Gruppo Emil Frey: «La Svizzera non ha quasi nessuna misura di sostegno a livello nazionale, come i premi d’acquisto, che molti dei nostri Paesi vicini hanno creato. Ma ora il Consiglio federale vuole anche abolire l’esenzione dei veicoli elettrici dalla tassa automobilistica a partire dal 2024. In questo modo, il governo sta ostacolando l’espansione autoimposta della mobilità elettrica, poiché ciò farebbe aumentare i prezzi di acquisto».

La richiesta al Consiglio federale

Per questo motivo auto-schweiz chiede al Consiglio federale di mantenere l’esenzione dei veicoli elettrici dalla tassa automobilistica oltre il 2023. Inoltre, i politici dovrebbero garantire un’alimentazione affidabile, prezzi energetici interessanti e una rapida espansione dell’infrastruttura di ricarica. Solo con queste condizioni quadro favorevoli gli ambiziosi obiettivi di mercato degli importatori svizzeri di automobili per la mobilità elettrica potranno diventare realtà nei prossimi anni.

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