Un inizio d’anno da dimenticare per le imprese svizzere: +36% di fallimenti

Sara Bracchetti

25 Aprile 2023 - 11:30

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La situazione perggiore in Svizzera centrale, dove la media è arrivata addirittura al 56%. Zurigo si ferma al 24%. Oltre al commercio al dettaglio, vanno male edilizia (+76%) e settore automobilistico (+62%).

Un inizio d'anno da dimenticare per le imprese svizzere: +36% di fallimenti

Non resta, adesso, che capire la ragione: e, a quel punto, correre ai ripari. Perché i numeri sono tutt’altro che lusinghieri e anzi preoccupanti: nel primo trimestre del 2023 le insolvenze in Svizzera sono in aumento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nulla di troppo male, se le percentuali fossero modesse e stessero a indicare andamenti altalenanti: oggi si sale domani si scende. Stavolta, però, sono un segnale da prendere in considerazione con minore leggerezza, visto che l’incremento è netto e imbarazzante. E il numero di fallimenti risulta superiore di oltre un terzo, in dodici mesi appena.

Aperte 1624 procedure di insolvenza

Cifre che fanno ancora più impressione, se si considera che già il 2022 era stato un periodo problematico. Secondo il servizio di informazioni commerciali Dun & Bradstreet, le procedure di insolvenza aperte ammontano a ben 1624 società iscritte nel registro delle imprese: il valore più alto che si registri da cinque anni a questa parte. Colpa, si ipotizza senza dare chiare spiegazioni, di un «contesto economico più difficile» che avrebbe «portato molte aziende svizzere a perdere slancio nel primo trimestre».

Più colpito il commercio al dettaglio: +107%

Fra i settori più colpiti, quello del commercio al dettaglio (+107%), l’edilizia (+76%), il settore automobilistico (+62%) e l’industria dell’ospitalità (+46%). Differenze sostanziali sono però da prendere in considerazione a seconda dei Cantoni. La situazione peggiore si è registrata in Svizzera centrale, con un aumento del 56% dei fallimenti ; a seguire la Svizzera sudoccidentale con i cantoni Vallese, Vaud e Ginevra, +38%. Zurigo ha di che bearsi, dunque, con il suo 24%, che significa comune 12 punti percentuali in meno della media nazionale, pari al 36%.

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