Tornano gli ospiti dalla Cina: turismo svizzero in ripresa. Si annuncia un’estate in crescita

Matteo Casari

29/05/2023

29/05/2023 - 08:26

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A dirlo è il KOF che prevede un incremento del 5% per i pernottamenti durante la stagione estiva alle porte, e un aumento superiore al 10% per l’intero 2023.

Tornano gli ospiti dalla Cina: turismo svizzero in ripresa. Si annuncia un'estate in crescita

Secondo le previsioni del KOF, l’industria turistica svizzera è riuscita a superare le difficoltà dovute alla pandemia e continuerà a crescere durante il 2023. Il turismo nazionale si sta dimostrando solido nonostante il rallentamento dell’economia globale.

Il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF) prevede un aumento di 1,2 milioni di pernottamenti nel nostro Paese (+5%) durante la stagione estiva 2023. Questa ripresa è dovuta principalmente al ritorno dei turisti stranieri, soprattutto dalla Cina, e alla solida domanda interna. Questo porterà a una forte crescita di 3,9 milioni di pernottamenti (+10,5%) nell’anno turistico 2023, un netto balzo in alto dopo gli anni di restrizioni imposte dalla pandemia.
Sia per l’intero anno che per la stagione estiva le visite supereranno per la prima volta i livelli pre-pandemia e stabiliranno nuovi record. Questa tendenza positiva indica che l’industria del turismo sta riuscendo a scrollarsi di dosso le problematiche dovute al virus e alla crisi economica globale. Nonostante ciò, è importante notare che il percorso di crescita pre-pandemia non è ancora stato raggiunto.

Trend positivi per il settore

In vista della stagione estiva 2023, il turismo svizzero sta vivendo una serie onde positive. Ecco una panoramica delle principali tendenze che caratterizzano il panorama, come elencate dal KOF:

  • Vacanze in casa: Il turismo interno continua a crescere. Quest’inverno sono stati registrati 9,2 milioni di pernottamenti nazionali, con un aumento di 200.000 visite rispetto all’inverno record dell’anno precedente. Questa tendenza indica che le "vacanze in casa" rimangono popolari.
  • Il ritorno dei cinesi: I turisti dall’estremo oriente stanno gradualmente tornando in Svizzera. Si tratta di una tendenza positiva che lascia presagire una normalizzazione nel corso dell’anno.
  • Prospettive stabili: Secondo i sondaggi del KOF, il settore turistico è destinato ad avere un andamento stabile nei prossimi mesi. Anche se i turisti svizzeri non manterranno la loro quota elevata, si prevede che rimarranno una forza significativa nel settore. Anche la prospettiva di un aumento dei viaggiatori stranieri è un buon segno per il settore.
  • Sud-est asiatico in crescita: Paesi come Malesia, Thailandia, Filippine e Singapore hanno registrato cifre record negli ultimi mesi e stanno crescendo di importanza. La loro quota di pernottamenti a marzo è stata del 2%, che corrisponde al numero di ospiti italiani. Nello stesso mese, i pernottamenti dei visitatori provenienti dalle Filippine sono raddoppiati (210%) rispetto al periodo pre-pandemia. Anche la Malesia (208%), la Thailandia (122%) e Singapore (147%) hanno registrato una forte ripresa e una crescita nei mercati a lungo raggio.

Le sfide per il turismo

Da qui all’estate 2023 il turismo svizzero dovrà affrontare una serie di sfide, partendo dalle minacce del maltempo. Gli eventi di marzo dimostrano che il successo della stagione invernale dipende in larga misura dalla meteo. Questo mese ha registrato il minor numero di nevicate dal 1990, come documentato dall’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) del WSL.
Il cambiamento ha influito soprattutto sul numero di ospiti provenienti da Paesi in cui normalmente è possibile effettuare prenotazioni spontanee, tra cui Svizzera, Germania, Francia e Italia. I pernottamenti sono quindi risultati inferiori alle previsioni di quasi dieci punti percentuali, a dimostrazione della grande influenza del meteo sul turismo invernale.
Un’altra sfida è rappresentata dalle forti pressioni inflazionistiche che stanno gettando un’ombra particolarmente lunga all’estero e potrebbero frenare la domanda di vacanze. Questo possibile cambiamento nel comportamento dei consumatori dovrebbe essere considerato con attenzione nelle previsioni future.
Nonostante le condizioni macroeconomiche non ottimali in Europa, si è registrato un leggero miglioramento. L’inverno mite ha contribuito a scongiurare la carenza di energia e l’aumento dell’inflazione, dando un po’ di sollievo in questi tempi difficili.

Previsto un boom nella stagione estiva

Il KOF prevede un aumento di 1,2 milioni di pernottamenti (+5%) per la prossima stagione stiva. Si prospetta che quella imminente sarà la prima a superare il numero di pernottamenti precedenti alla pandemia e a raggiungere un nuovo massimo storico.
Dalle grandi città alle regioni montane e lacustri, il sentimento nel settore ricettivo rimane positivo. Tuttavia, nel primo trimestre del 2023 è emersa una leggera cupezza. I sondaggi del KOF mostrano una divergenza nelle previsioni sul numero di ospiti nazionali e stranieri. Mentre per l’estate non si prevede un ulteriore aumento dei visitatori svizzeri, è probabile che il numero degli ospiti stranieri aumenti.
Tra queste, la tendenza all’aumento dei visitatori provenienti dagli Stati Uniti dovrebbe mantenere il suo forte slancio. I numeri di marzo sono già aumentati del 64% rispetto all’anno scorso e del 20% rispetto al periodo pre-pandemia.
Per i visitatori europei si prevede invece un calo. Sebbene le prospettive per l’economia esterna rimangano relativamente contenute, si intravede una leggera revisione al rialzo per quest’estate, grazie all’inverno mite in Europa che ha attenuato le gravi carenze energetiche.

Il turismo invernale resta ambito

Il KOF prevede inoltre una crescita modesta, pari a circa l’1% (0,1 milioni) per la prossima stagione invernale. I pernottamenti degli ospiti svizzeri saranno incoraggianti e si prospetta che le cifre relative siano superiori di circa il 10% in confronto con i livelli pre-pandemia. Tuttavia, le cifre eccezionali riportate per la stagione invernale 2022/23 non saranno superate. Di conseguenza, per il prossimo inverno si prevede un calo del 4% degli ospiti svizzeri.
Nella prossima stagione potrebbero verificarsi alcuni spostamenti dovuti all’indebolimento degli effetti di recupero. Le regioni che hanno registrato un aumento nell’inverno 2022/2023 potrebbero subire tassi di crescita negativi. In particolare gli ospiti americani, che lo scorso inverno hanno superato la norma del 10%, difficilmente ripeteranno questa crescita nella prossima stagione. D’altro canto, il KOF prospetta un aumento dei visitatori europei, soprattutto quelli provenienti dalla Germania, grazie al miglioramento del contesto economico.
Infine, le tendenze climatiche influenzeranno sempre più il turismo invernale e costituiranno un rischio previsionale crescente. Come si è visto nel marzo 2023, cambiamenti significativi possono influenzare le prenotazioni a breve termine. Ad esempio, la mancanza di neve ha causato un forte calo dei pernottamenti.

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