Reno ai minimi storici ed energia sempre più cara. Ad Amsterdam vola il prezzo del gas

Nuovo balzo in avanti per i prezzi dell’energia elettrica in Europa. Ad Amsterdam, il gas è schizzato alle stelle e, con il Reno ai minimi storici, la crisi energetica bussa alle porte sempre più prepotente.

Sesto aumento dei prezzi dell’energia

Stando a quanto riportato dall’European Energy Exchange AG, l’anno prossimo i prezzi dell’energia in Germania subiranno un aumento del 3,7% a 477,50 euro/megawattora. Un importo più che raddoppiato se confrontato con quello di soli due mesi fa.
Le preoccupazioni pesano sul mercato in Europa. Le scarse forniture di energia e il difficile approvvigionamento tramite il gasdotto Nordstream 1, fanno temere una penuria di gas nei mesi invernali. Una situazione aggravata dalla ridotta capacità produttiva della Francia, dove 20 delle 58 centrali nucleari sono in manutenzione. In altre parole, Parigi non può essere d’aiuto nel far fronte alle necessità elettriche dei Paesi limitrofi.

Le scorte bastano per l’inverno?

In Germani, intanto, l’Associazione federale tedesca per il gas naturale, il petrolio e la geoenergia (BVEG) sostiene che, salvo imprevisti, per il prossimo inverno le scorte di gas saranno sufficienti. Attualmente le forniture di gas dalla Russia all’Europa sono ridotte, ma questo non impedisce di continuare a riempire i serbatoi di stoccaggio del gas. Lo ha detto in un’intervista al quotidiano tedesco Bild, il direttore generale della Bveg, Ludwig Möhring, spiegando che la Germania “dovrebbe arrivare all’inverno con i livelli di stoccaggio stabiliti”.
L’ottimismo di Möhring è stato poi spento da un portavoce della Federal Network Agency secondo cui il Paese non può fare affidamento solo sugli impianti di stoccaggio. Perché “in un inverno medio, le quantità di gas, quali quelle provenienti dalle riserve, basterebbero per circa due mesi e mezzo”.

Vola il prezzo ad Amsterdam

Intanto ad Amsterdam vola il prezzo del gas. I futures consegna a settembre hanno toccato i massimi a 234,500 euro/megawattora. Alle 11.13 a quota 231,650 euro/megawattora in rialzo del 5,24%.