Credit Suisse si prepara alla rinascita: «Deflussi ridotti, progressi continui»

Sara Bracchetti

18 Gennaio 2023 - 16:11

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A margine del Wef, il ceo Koerner ha annunciato che la revisione strategica decisa sul finale del 2022 già comincia a dare buoni frutti. Merito anche dell’ingresso della Banca nazionale saudita.

Credit Suisse si prepara alla rinascita: «Deflussi ridotti, progressi continui»

Non c’è platea migliore cui dare buone notizie, per venir ricompensati con la cassa di risonanza che l’evento concede. Così, il nuovo ceo di Credit Suisse ha atteso l’apertura del Wef per comunicarlo con un certo sollievo: la banca comincia ad assistere a una forte riduzione dei deflussi, ha dichiarato oggi Ulrich Koerner in un’intervista alla Cnbc.

Un quarto trimestre al ribasso di 1,6 miliardi

Merito di una revisione strategica che vuole continuare imperterrita, avviata dopo l’annuncio di una perdita di 1,6 miliardi di dollari nel quarto trimestre. A novembre, gli azionisti hanno infatti deciso per un aumento di capitale pari a 4,2 miliardi di dollari e per l’emissione di azioni che vedono la Banca nazionale saudita partecipe per una quota significativa, pari al 9,9%. «I deflussi si sono ridotti in modo molto significativo e ora stiamo vedendo il denaro ritornare da diverse parti», ha detto Koerner, ospite a Davos.

Migliaia di feedback dalla clientela

Una trasformazione, dunque, che comincia a raccogliere i suoi frutti. «Abbiamo definito un piano molto chiaro e abbiamo parlato con tutti i diversi gruppi di stakeholder negli ultimi tre mesi - ha precisato Koerner - La cosa è in pieno svoglimento, ma dal mio punto di vista stiamo già facendo ottimi progressi». A dirlo, del resto, non sarebbe solo il ceo, ma anche la clientela, coinvolta in un’indagine per conoscere l’indice di gradimento dinnanzi alle iniziative intraprese. Credit Suisse ha infatti contattato migliaia di clienti, in Svizzera e nel mondo, al fine di ricevere un feedback ed eventualmente correggere o migliorare lungo il percorso di rinascita. «Ciò ha generato uno slancio positivo, che credo ci accompagnerà per tutto il 2023».

Via 9mila persone entro il 2025

Fra i temi più caldi, il taglio di 2.700 posti di lavoro entro la fine del 2023 e una riduzione dell’organizo di complessive 9mila unità entro il 2025: Koerner ha confermato i numeri e sottolineato che si tratta di una pianificazione da tempo nota e annunciata. Nell’ambito di quest’operazione, verrà scorporata la divisione di investment banking negli Stati Uniti, che prenderà il nome di CS First Boston e sarà guidata dall’ex membro del consiglio di Credit Suisse Michael Klein.

Conflitti di interesse? No, grazie

Quanto a potenziali conflitti di interesse, Koerner si è detto tranquillo, persuaso che la banca sia in grado di affrontare ogni situazione «nel modo più professionale possibile». Resta il fatto che, da giugno 2022, l’investitore statunitense Harris Associates ha dimezzato la sua partecipazione in Credit Suisse. «Avremo sicuramente molto di cui discutere».

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