Interpellanza alla Città di Lugano: "Di quanto consenso politico gode il Plan B?"

Redazione

15/11/2022

15/11/2022 - 16:11

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La richiesta giunge a firma di un gruppo di consiglieri e chiede una verifica alla Città di Lugano.

Interpellanza alla Città di Lugano: "Di quanto consenso politico gode il Plan B?"

E’ destinata a far discutere l’interpellanza presentata da un gruppo di consiglieri della Città di Lugano, che vede come primo firmatario Raoul Ghisletta e che annovera anche il sostegno di Danilo Baratti, Sara Beretta Piccoli, Niccolò Castelli, Mattea David, Demis Fumasoli, Melitta Jalkanen Keller, Tamara Merlo, Dario Petrini, Aurelio Sargenti.
Oggetto del contendere, la sicurezza del mondo delle criptovalute alla luce delle recenti notizie.

Il fallimento di Ftx

L’interpellanza prende in considerazione le recendi vicende di alcuni player del mondo cripto.
"Ftx ha dichiarato fallimento e fa ricorso al Chapter 11 - si legge nell’interpellanza -. La notizia ha avuto pesanti ripercussioni sul mercato delle criptovalute: il bitcoin perde il 5,71% a 16.791 dollari, ether cede il 5,15% a 1.252,66 dollari, XRP perde il 5,95% a 0,3734 dollari.
Negli scorsi mesi abbiamo preso atto con preoccupazione di autorevoli interventi di esperti, che sono critici sull’operazione Plan B Lugano e in generale sulle criptovalute
.

Le ricadute locali

"A livello locale - proseguono i firmatari - segnaliamo l’articolo apparso sul Corriere del Ticino del 9 luglio 2022 ad opera degli economisti prof. Giovanni Barone Adesi, Antonio Foglia e prof. Andrea Terzi, che così conclude: «Stupisce l’inattività delle autorità nel richiedere trasparenza e garanzie anche alle stablecoin, risollevando dubbi su utilità ed efficacia del pesante apparato di regolamentazione e vigilanza finanziaria già emersi dopo la crisi finanziaria globale. Le nuove tecnologie digitali e crittografiche cambieranno, forse, il futuro dei sistemi monetari, ma nell’esplorazione dei nuovi orizzonti che si aprono è necessaria la cautela dei singoli e l’impegno delle autorità pubbliche. Anche per questo motivo è sorprendente l’ondata di entusiasmo per il Plan B Lugano».

I rischi

"Il prof. Barone Adesi - prosegue la nota - torna a ribadire il problema dell’assenza di controlli affidabili nel mondo delle criptovalute. L’avvocato Paolo Bernasconi ipotizza che Lugano potrebbe essere oggetto di cause collettive dagli Stati Uniti per il suo ruolo nella promozione delle criptovalute. Lascia allibiti il recente accordo tra il Municipio della Città di Lugano e il disastrato Stato di El Salvador,".

Alla luce di questi elementi, gli autori dell’interpellanza rivolgono alla Città di Lugano questi interrogativi:
ll Municipio intende recedere dagli accordi con gli speculatori in criptovalute, prima di far subire conseguenze negative alla Città?
Il Municipio ha valutato il rischio di cause collettive derivanti da tali accordi?
Il Municipio intende coinvolgere il Consiglio comunale ed allestire un messaggio sul Plan B, la cui discussione e il cui voto consentirebbe di vedere di quanto consenso politico gode il Plan B?

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