FTX dichiara il fallimento e il ceo Bankman-Fried si dimette

Chiara De Carli

11 Novembre 2022 - 16:30

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L’annuncio è stato dato tramite un Tweet dalla stessa società di exchange.

FTX dichiara il fallimento e il ceo Bankman-Fried si dimette

Dopo il dietrofront da parte della società di criptovalute Binance riguardo alla sua acquisizione, FTX oggi ha fatto sapere di aver dichiarato fallimento e di aver avanzato un’istanza negli Stati Uniti al Chapter 11, ovvero alla banca rotta assistita. Intanto, scrive la Cnbc, il suo amministratore delegato Sam Bankman-Fried ha rassegnato le dimissioni.
L’effetto sulle criptovalute è stato immediato con il Bitcoin in calo dell’8% poco sopra i 16mila dollari dopo il rimbalzo di giovedì; Ether ha perso il 7% a 1’215,67 dollari. Rispettivamente in calo del 21 e del 25% per la settimana.

Per quali cause?

Le cause che avrebbero portato FTX al tracollo non sono ancora note, ma stando al Wall Street Journal Bankman-fried avrebbe ammesso di aver utilizzato miliardi di dollari dei clienti FTX per finanziare gli investimenti ultra-rischiosi della proprietà di trading Alameda Research con la quale avrebbe un credito di circa 10 miliardi di dollari. L’exchange deteneva 16 miliardi in asset dei propri clienti e, secondo quando detto dal suo ex amministratore delegato, più della metà sarebbero stati trasferiti ad Alameda, ulteriormente indebitata per un altro miliardo e mezzo al fine di finanziare le proprie operazioni.
Intanto gli investitori non sanno ancora quantificare di quanto saranno le perdite e stanno monitorando le ricadute di FTX sulla sua consociata Alameda Reasearch. Non è noto se ci saranno conseguenze anche per i mercati.

Notizia diffusa con un Tweet

La notizia delle dimissioni dell’amministratore delegato Sam Bankman-Fried è arrivata con un Tweet dall’account di FTX. Bankman-Fried fino a poco tempo fa era acclamato come “cavaliere bianco”, paragonato al miliardario Warren Buffet e Jp Morgan.

Dubbi sulle piattaforme più piccole

Questo tracollo solleva diversi interrogativi, riguardo ad aziende più piccole come BlockFi e il prestatore di criptovalute in bancarotta Voyager Digital. Euronews riporta che quest’utlimo aveva firmato pacchetti di salvataggio con Ftx dopo il crollo di Earth a maggio, spingendo diverse aziende sull’orlo del collasso.

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