Svizzera: i posti di lavoro certo non mancano. Scarseggiano invece le competenze

Chiara De Carli

30/05/2022

30/05/2022 - 10:52

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A lamentarlo le imprese soprattutto dell’industria dei macchinari e del metallo, ma anche il settore alberghiero, del trasporto e del commercio all’ingrosso.

Svizzera: i posti di lavoro certo non mancano. Scarseggiano invece le competenze

Buone notizie per il mercato del lavoro svizzero. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio federale di statistica (Ust) nel primo trimestre del 2022 l’occupazione complessiva è cresciuta del 2,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e dello 0,5% in più rispetto al trimestre precedente. Se convertite in equivalenti a tempo pieno, le cifre occupazionali sono salite del 2,6%.
Tra gennaio e marzo si contano quindi 43 mila posti liberi in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, significa un aumento del 60,4%. In rialzo anche l’indicatore delle prospettive d’impiego in rialzo del 3,9%. Nonostante i buoni prognostici, non mancano le criticità. Da tempo infatti i datori di lavoro lamentano le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato, un andamento confermato dall’Ust che mostra un aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente dell’8,7%, arrivando così a toccare complessivamente il 37,5%.

Settore secondario e terziario

Nel primo trimestre 2022 in Svizzera si contavano nel complesso 5,227 milioni di impieghi nei settori secondario e terziario. Ciò corrisponde a un incremento del 2,5% (+126 000 posti) su base annua. In entrambi i settori l’occupazione è aumentata: nel settore secondario soprattutto nell’industria e costruzioni del 2 %, a 21’000 posti; in quello terziario nei servizi del 2,6% a 105’000 posti. Calcolata al netto delle variazioni stagionali, l’occupazione totale ha segnato un incremento rispetto al trimestre precedente (+0,5%). Nei settori secondario e terziario, sempre al netto delle variazioni stagionali, si è osservata una progressione dell’occupazione rispettivamente dello 0,4 e dello 0,5%. Espresso in equivalenti a tempo pieno, il volume di impieghi ammontava complessivamente a 4,072 milioni di posti (+2,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’occupazione in termini di equivalenti a tempo pieno è salita sia nel settore secondario (+21 000 unità, +2,1%) sia in quello terziario (+82 000 unità, +2,8%).

In positivo tutti i rami economici

Nel settore secondario la crescita dell’occupazione è stata positiva sia nel ramo delle attività manifatturiere (+13 000 posti, +1,8%) che in quello delle costruzioni (+8000 posti, +2,3%). Anche nei rami del settore terziario si è constatato uno sviluppo prevalentemente positivo. La crescita maggiore si è osservata anche in questo caso nel ramo "alberghi e ristoranti’ (+21 000, +9,8%). Il ramo "commercio" è quello in cui l’occupazione ha segnato l’incremento minore (+4000, +0,7%).

Positive tutte le regioni

Nel primo trimestre 2022 l’andamento dell’occupazione presentava un andamento al rialzo in tutte e sette le Grandi Regioni: su base annua, l’occupazione è salita tra l’1,7% (Svizzera nordoccidentale) e il 3,1% (regione del Lemano). L’aumento si è osservato in tutte le Grandi Regioni anche nel settore secondario e terziario. Nel settore terziario è stato particolarmente forte nelle regioni del Lemano e della Svizzera nordoccidentale (+2,9% in entrambe) nonché in quella di Zurigo (+3,2%). In Ticino in crescita entrambi i settori: quello secondario del 13,2%, mentre il terziario del 40,4%.

Numero di posti liberi: nuovo record 

Sulla piazza economica svizzera si contavano 43 000 posti liberi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+60,4%). Il totale dei posti liberi si è quindi situato per la prima volta al di sopra della soglia di 100’000.

Evoluzione numeri posti liberi
grafico Ust

Il numero di posti liberi è salito sia nel settore secondario (50,0%) sia in quello terziario (64,1%). Il tasso totale di posti liberi era pari al 2,1%, attestandosi al 2,5% nel settore secondario e al 2,0% in quello terziario.

Prospettive d’impiego

Nel primo trimestre 2022 le imprese che intendevano mantenere stabile il proprio organico nel trimestre successivo rappresentavano il 68,8% dell’occupazione totale (contro il 72,1% dello stesso periodo dell’anno precedente).

indicatore prospettive impiego
grafico Ust

Le imprese che prevedevano di aumentare gli effettivi rappresentavano il 15,2% degli impieghi (contro il 10,3% nello stesso trimestre dell’anno precedente) e quelle che prevedevano invece di ridurli ne comprendevano il 2,7% (contro il 4,8% nello stesso trimestre dell’anno precedente). La quota delle imprese che non si sono pronunciate in merito si attestava al 13,3% delle 18’000 interrogate (stesso periodo dell’anno precedente: 12,8%).
L’indicatore delle prospettive d’impiego calcolato in base a tali dati è salito rispetto all’anno precedente (1,07; +3,9%), superando il valore di 1,00 in tutti i rami e in tutte le Grandi Regioni.

Difficoltà a reperire personale specializzato

Da diversi mesi i datori di lavoro lamentano criticità riguardo soprattutto all’individuazione di personale specializzato che possa far fronte alle proprie esigenze. Tra le regioni che manifestano maggiormente queste difficoltà la Svizzera centrale (13,4%), Svizzera orientale (11,0), Zurigo (10,4). In Ticino a quota 6%. Per quanto riguarda il settore secondario, è più difficile trovare i lavoratori giusti per la fabbricazione di macchinari (21,6), seguito dalla fabbricazione di prodotti in metallo (16%) e prodotti elettronica e orologeria (12,3%). Nel settore terziario si fa fatica a trovare camerieri e cuochi per i servizi di alloggio e ristorazione (24%), trasporto e magazzinaggio (14%), commercio all’ingrosso e riparazione (10%).

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