Il prezzo del petrolio ancora in salita, è saltato il vertice dell’OPEC+

Claudia Mustillo

6 Luglio 2021 - 09:09

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Per la seconda volta la riunione dell’OPEC+ termina senza un accordo, intanto i prezzi del petrolio continuano a salire raggiungendo i massimi degli ultimi tre anni. Cosa succede?

Nella serata di ieri è arrivata la notizia: dopo una lunga giornata il vertice tenuto all’Opec Plus è stato cancellato dal momento che dopo ore di discussione le trattative per la pianificazione del prossimo aumento della produzione di petrolio non hanno portato ad alcun risultato sperato.

Non è stato raggiunto nessun compromesso e nessun accordo. La coalizione si è arresa al forte ostruzionismo da parte degli Emirati Arabi Uniti.

Intanto il prezzo del petrolio continua la sua impennata e raggiunge i massimi degli ultimi tre anni. Al momento non sono state prese decisioni e non è stato ancora fissato il prossimo incontro.

Cosa succede nell’OPEC+

Al centro del dibattito interno all’organizzazione sempre la forte tensione tra i due fronti opposti: da un lato Arabia Saudita e dall’altro Russia ed Emirati Arabi Uniti che non sono d’accordo sul punto cruciale, ossia l’estensione della strategia dei tagli di produzione fino al 2022.

Dopo un primo incontro lo scorso giovedì che avrebbe già dovuto portare a un accordo, anche l’incontro della giornata di lunedì non ha visto nuovi passi verso una distensione della situazione interna all’OPEC+. Il problema è che questo clima caldo rischia di far deragliare i prezzi del petrolio portandoli a livelli allarmanti.

Il problema dietro la tensione interna all’OPEC+ è la netta e ferma opposizione degli Emirati Arabi Uniti - appoggiati dalla Russsia - all’accordo presentato dal leader dell’Arabia Saudita.

Alla base di questa intesa c’è l’intenzione di aumentare gradualmente la produzione di petrolio, estendendo la durata dei tagli all’offerta che erano già stati concordati per far fronte alla crisi legata alla pandemia e al calo della domanda a causa degli stop agli spostamenti.

Tra i problemi si aggiunge il limite della linea base, ossia la quantità di petrolio che un Paese può produrre. Chiaramente i tagli e gli aumenti della produzione vengono misurati in base a questa soglia e quindi più questa è alta più petrolio può produrre il Paese.

È per questo che gli Emirati Arabi Uniti vogliono rivedere la linea base del Paese prima che vengano estesi i tagli alla produzione fino alla fine del 2022, in questo modo potrebbero produrre di più rispetto a quanto è concesso al momento. L’attuale soglia è stata presa da ottobre 2018 quando si producevano circa 3,2 milioni di barili al giorno; ma lo scorso anno il numero è balzato a 3,8 milioni.

La situazione è molto complessa all’interno dell’organizzazione perché l’Arabia Saudita non sembrerebbe voler cedere sulle richieste degli Emirati Arabi Uniti e questo potrebbe portare allo scioglimento dell’alleanza OPEC+ . Inoltre il mancato accordo, in un contesto di mercato già teso, produce chiaramente un aumento dei prezzi del greggio.

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# OPEC

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