ITALIA L’inflazione rallenta a gennaio e si ferma al 10,1%. Sale il dato core

Chiara De Carli

01/02/2023

01/02/2023 - 15:21

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A mollare la presa sono stati soprattutto i prezzi energetici, ma si osservano ancora tensioni in diverse categorie di prodotti come i servizi dell’abitazione. In eurozona, Eurostat prevede l’inflazione all’8,5%.

ITALIA L'inflazione rallenta a gennaio e si ferma al 10,1%. Sale il dato core

Frena ancora l’inflazione in Italia. Secondo le stime preliminari diffuse oggi dall’Istat, nel primo mese del 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua, a fronte dell’11,6% di dicembre.
Il rallentamento è da ricondurre principalmente all’inversione di tendenza su base annua dei prezzi dei prodotti energetici regolamentati con tariffe che sono passate dal +70,2% a -10,9%, oltre al rallentamento dei beni energetici non regolamentati scesi da +63,3% a +59,6%, e degli alimentari non lavorati da +9,5% a +8,0%.
L’Istat precisa tuttavia che rimangono tuttavia diffuse le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti. Alimentari lavorati, gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell’abitazione contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo. Si accentua inoltre a gennaio, la dinamica tendenziale dei prezzi dei carburanti.
Di contro, infatti, l’inflazione core, al netto di prodotti energetici e alimentari, sale al 6,0% dal 5,8% di dicembre, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +6,2%.
In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,3% su base mensile, a causa dell’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature di cui l’indice NIC non tiene conto, e aumenta del 10,9% su base annua (in rallentamento da +12,3% di dicembre).

Inflazione nell’Eurozona

Guardando all’eurozona, anche l’Eurostat ha diffuso le stime flash sull’inflazione di gennaio che indicano un calo all’8,5%, a fronte del +9,2% registrato a dicembre. La maggiore flessione è rappresentata dai prodotti energetici scesi al +17,2%: a dicembre avevano segnato un aumento del 25,5%.
Sempre secondo le stime flash di Eurostat, l’inflazione italiana sarebbe in calo al 10,9%, dal 12,3% di dicembre. I Paesi dell’Eurozona con il tasso inflazionistico più alto rimangono ancora una volta i Paesi Baltici: Lettonia (21,6%), Estonia (18,8%) e Lituania (18,4%). Mentre spinge meno in Spagna e Lussemburgo, con un tasso al 5,8%.

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