A dicembre 2021 l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è diminuito dello 0,1% rispetto al mese precedente, ma nel 2021 il rincaro annuo medio è stato del +0,6%.
Pandemia e costo della vita.
Sono questi i due argomenti che preoccupano maggiormente gli svizzeri a inizio anno secondo lo studio diffuso da Comparis le scorse settimane.
E in effetti, i dati relativi all’andamento dell’inflazione confermano le indicazioni degli analisti.
Dicembre 2021 in lieve calo
Secondo le rilevazioni dell’Ufficio federale di statistica (UST), l’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) è sceso a dicembre 2021 rispetto al mese precedente dello 0,1% e ha raggiunto il livello di 101,5 punti (a dicembre 2020 l’indice era a quota 100).
Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso l’inflazione è dunque salita del +1,5%.
Nel 2021 l’inflazione media annua è stata dello 0,6%.
Le ragioni del rincaro
La crescita dell’inflazione è riconducibile in particolare all’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e degli affitti delle abitazioni. Sono invece diminuiti i prezzi dei viaggi internazionali e dei medicamenti.
In media, i prezzi dei prodotti locali svizzeri sono aumentati dello 0,3%, mentre quelli dei prodotti importati sono aumentati dell’1,5%. Il rincaro annuo medio è stato del –0,7% nel 2020 e del +0,4% nel 2019.
La flessione di dicembre
La flessione dell’IPC dello 0,1% nel dicembre 2021 rispetto al mese precedente è riconducibile a diversi fattori, tra cui la diminuzione dei prezzi dell’olio da riscaldamento. Sono calati anche i prezzi dei trasporti aerei, come pure quelli dei carburanti. Hanno invece registrato un aumento i prezzi del noleggio di veicoli personali, dei pernottamenti in albergo e delle automobili d’occasione.
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