Putin incontra Xi in Uzbekistan. In agenda anche Ucraina e Taiwan

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull’incontro che, nella giornata di oggi, avverrà in Uzbekistan tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin.
Stamane, Xi ha già preso parte a dei colloqui con i leader provenienti dall’Asia centrale: Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Kirghizistan. La Tv russa, intanto, ha ripreso l’arrivo di Putin a Samarcanda.
I capi di Cina e Russia si incontreranno in concomitanza del XXII vertice del Shanghai Cooperation Organization (Sco), con un gruppo guidato da Pechino. Un summit considerato in contrasto alle alleanze occidentali, tessute dagli Stati Uniti.

Incontro tra Xi e Putin

L’attenzione è rivolta al faccia a faccia che si svolgerà tra Vladimir Puntin e Xi Jinping, il primo bilaterale tra i due leader dall’invasione del 24 febbraio, messa a punto dalla Russia nei confronti dell’Ucraina. Da allora la Cina ha dato supporto verbale, spesso aggiungendo una certa “comprensione alle necessità”. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, i due discuteranno dell’agenda bilaterale e dei principali argomenti regionali e internazionali. Incluse le questioni di Ucraina e Taiwan.

Maggiore cooperazione tra le nazioni intervenute al summit

Intanto, nelle scorse ore, il presidente cinese ha incontrato il suo omologo turkmeno, Serdar Berdimuhamedov: dagli accordi, dovrebbero intensificare la cooperazione sul gas naturale. Con il presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon, si è impegnato a importare più prodotti agricoli dall’Asia centrale e ha espresso la volontà di una rafforzare la cooperazione in diversi ambiti come il trasporto e l’antiterrorsimo, stando alla CCTV.

Politica zero covid, per Xi la linea non cambia

Prima dell’apertura dei lavori, Xi ha dichiarato di voler “intensificare la cooperazione reciprocamente vantaggiosa e promuover lo sviluppo sano e costante” del forum. Le immagini hanno mostrato Xi con indosso una mascherina con stampata sopra una piccola bandiera cinese e ha sostenuto a più riprese l’approccio tolleranza zero della Cina al coronavirus, nonostante gli ingenti danni economici