Guerra, inflazione e costo del denaro. Tassi ipotecari come nel 2015

Chiara De Carli

1 Aprile 2022 - 09:39

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Secondo l’analisi di MoneyPark, l’aumento dei tassi ipotecari è dovuto nella metà dei casi alla situazione politico-economica attuale.

Guerra, inflazione e costo del denaro. Tassi ipotecari come nel 2015

Tassi ipotecari in aumento nel primo trimestre del 2022. L’andamento osservato dall’analisi di MoneyPark, società attiva nella consulenza e intermediazione ipotecaria, mostra una progressione simile a quella registrata in seguito all’abolizione della soglia minima franco/euro.

Tasso d’interesse medio

Con la conclusione del mese di marzo è stato riscontrato che il tasso di riferimento medio per mutui a scadenza fissa di 10 anni si è fermato all’1,94%, 69 punti base in più rispetto a fine dicembre. Per mutui dalla durata di 5 anni l’incremento è di 52 punti base all’1,51%, mentre per quelli a 2 anni la crescita è a quota 1,25% di 25 punti base.

Come nel 2015

Stando agli esperti di MoneyPark, un rialzo simile era stato riscontrato nel gennaio 2015, quando la Banca nazionale aveva deciso di rafforzare il franco. Tuttavia i tassi ipotecari in questione non riflettono per il momento l’aumento di quelli dei mercati dei capitali, saliti ai massimi da metà 2014.

Guerra, inflazione e aumento del costo del denaro

Aumento dell’inflazione locale e guerra in Ucraina spingono le banche centrali ad alzare il costo del denaro. Secondo Moneypark infatti, circa il 50% della crescita dei tassi ipotecari è dovuta alla situazione politico-economica attuale. Quello che temono gli esperti è che l’inflazione in continuo aumento a causa dalla guerra possa trasformarsi in un freno per l’economia, ripercuotendosi sui tassi d’interesse. Moneypark si aspetta che i tassi d’interesse possano scendere lentamente nel medio termine. Tuttavia non sono scongiurati, almeno per il momento, ulteriori aumenti.

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