La Fed alza i tassi ancora di 25 punti base. Jerome Powell prospetta una possibile pausa

Chiara De Carli

4 Maggio 2023 - 10:20

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Il presidente della Fed ha lasciato intendere che molto probabilmente

La Fed alza i tassi ancora di 25 punti base. Jerome Powell prospetta una possibile pausa

L’incertezza che regna tra le banche non è stata sufficiente a fermare la Federal Reserve, che mercoledì ha deciso di alzare ancora una volta i tassi di interesse. L’aumento è di 25 punti base, portandoli così in una forchetta compresa tra il 5 e il 5,25%. Si tratta del decimo aumento consecutivo, in linea con l’incremento deciso a marzo.
Il ciclo dei tassi di interesse, il ritmo più veloce di inasprimento dall’inizio degli anni ’80, è stato applicato dalla Fed con lo scopo di raffreddare l’inflazione, ma ora a pagarne le spese sono soprattutto i consumatori che per accedere ai prestiti devono pagare tassi da record.

Prevista una pausa dai rialzi?

Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha dichiarato che «oggi (mercoledì 3 maggio) non si è deciso per una pausa» dall’inasprimento della politica monetaria, ma è trapelata l’ipotesi che l’atteggiamento futuro potrebbe essere diverso.
D’altro canto, nel comunicato stampa diffuso dall’istituto centrale americano, non si fa accenno a un futuro nuovo aumento. Ciò potrebbe lasciare intendere che i suoi banchieri stiano valutando a uno stop per valutare l’evolvere e gli effetti del rincaro del costo del denaro.
La nota stampa ha catturato l’attenzione non tanto per il suo contenuto, quanto per quello che manca. Nella precedente, si poteva leggere la frase «il Comitato prevede che un ulteriore irrigidimento delle politiche potrebbe essere appropriato» affinché la Fed potesse raggiungere il suo obiettivo di inflazione del 2%, mentre ieri non c’era.
Nel comunicato si legge, inoltre, che la Fed «terrà conto dell’inasprimento cumulativo della politica monetaria, dei ritardi con cui influisce sull’attività economica e sull’inflazione e degli sviluppi economici e finanziari».

Continua la lotta all’inflazione

Aspetto che non è passato inosservato ai mercati. Per gli investitori è un segnale importante, date le persistenti preoccupazioni sulla crescita economica e con l’ennesima crisi bancaria che ha scosso Wall Street.
«L’inflazione - ha detto Powell - si è leggermente moderata dalla metà dello scorso anno, tuttavia le pressioni inflazionistiche continuano a essere elevate e il processo per riportare l’inflazione al 2% ha ancora molta strada da fare». Il mercato del lavoro si è mostrato ancora resiliente.

La crisi bancaria non ferma la Fed

I primi effetti dell’innalzamento dei tassi di interesse si stanno apprezzando, aggravando in particolare i problemi bancari. La Fed ha deciso ancora una volta di concentrarsi sull’inflazione. Questo però apre la porta alla possibilità di una recessione. Per questo, secondo i mercati, l’istituto sarà costretta a tagliare i tassi entro la fine dell’anno.

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