Come finirà il 2021 per i mercati? La variante Omicron spaventa un po’ di meno

Mario Morandi

23 Dicembre 2021 - 12:43

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Ritrovato ottimismo nei mercati: novità incoraggianti dalla scienza sulla variante Omicron e dati economici positivi dall’economia USA.

Come finirà il 2021 per i mercati? La variante Omicron spaventa un po' di meno

Covid-19, variante Omicron: alla fine del 2021 l’attenzione degli investitori si rivolge soprattutto ai problemi della pandemia e ai possibili scenari dettati dalla nuova variante sudafricana. Da questo fronte arrivano per fortuna segnali positivi che fanno ben sperare sull’evoluzione della pandemia a livello globale.

Guadagnano le azioni asiatiche

I segnali positivi sull’economia statunitense e i dati incoraggianti sul fronte della variante Omicron, fanno leva sui guadagni delle azioni asiatiche: la settimana di Natale è infatti segnata da un andamento positivo dei principali indici.

Questa mattina (23 dicembre) il NIkkei avanza dello 0,83%; slancio degli indici cinesi Shenzhen e Shanghai, che crescono rispettivamente dello 0,49% e dello 0,57%. Guadagna anche Hong Kong (0,46%).

Il Giappone ha sostenuto la crescita dell’indice azionario Asia Pacifico di MSCI, con l’imminente annuncio di un consistente piano di investimenti per il 2022, di circa 943 miliardi di dollari.

Bene l’economia statunitense

La fiducia degli investitori statunitensi sembra buona, grazie anche all’annuncio del Dipartimento del commercio di una crescita dell’economia USA del 2,3% nel terzo trimestre 2021 - più di quello che si prevedeva.

A sostenere la crescita USA, le nuove evidenze scientifiche che ritengono la variante del virus Omicron, meno pericolosa della Delta in termini di evoluzione di malattia grave e ospedalizzazioni.

La cautela è comunque d’obbligo, vista la rapidità di diffusione nelle ultime settimane della variante Omicron in Cina. La città di Xi’an è stata chiusa, per frenare i contagi di un focolaio del virus, ancora però riconducibile al ceppo Delta.

Mercati: le previsioni per la fine del 2021

Nelle ultime settimane i mercati sono stati volatili: gli investitori sono ancora molto cauti a causa dei rischi del virus e sono orientati a una politica monetaria più restrittiva per controllare l’elevata inflazione.

Per quanto riguarda le materie prime, i prezzi del petrolio sono aumentati: anche se la domanda si è ridotta, i ribassi negli Stati Uniti e i timori di un’offerta ridotta hanno attenuato le preoccupazioni.

Anu Gaggar - stratega degli investimenti globali per Commonwealth Financial Network, ha affermato che la volatilità a dicembre è stata molto più alta del solito; Gaggar è convinto che il "rally di Babbo Natale" sarà leggermente inferiore quest’anno.

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