Classifica libertà di stampa 2023: la Svizzera è 12esima

Chiara De Carli

3 Maggio 2023 - 09:56

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La classifica, pubblicata per la 21esima volta da Reporters sans frontières, viene diffusa ogni anno il 3 maggio, in concomitanza della Giornata mondiale della libertà di stampa.

Classifica libertà di stampa 2023: la Svizzera è 12esima

Dodicesima su 180 Paesi. Si posiziona così la Svizzera nella 21esima classifica sulla libertà di stampa, diffusa in occasione della Giornata dedicata alla libertà di stampa (3 maggio) dall’ong Reporters sans frontières. Risultato in miglioramento rispetto alla 14esima posizione registrata nel 2022, ma non ancora a livelli del 2021, quando era rientrata nella top ten, al decimo posto. La Confederazione è riuscita a scalare la classifica, ma il rapporto, tuttavia, sottolinea che vi sono degli aspetti che collidono con quel che è la libertà di stampa.

Giornata mondiale della libertà di stampa: come è messa la Svizzera?

Nel 2022, il nostro Paese era scivolato dal 10° al 14° posto a causa del clima ostile che si era formato in concomitanza della pandemia nei confronti dei giornalisti. Il progresso in classifica è dovuto infatti alla fine delle restrizioni che hanno alleviato «un clima senza precedenti di intimidazione, ostilità e persino violenza fisica da parte degli oppositori alle misure contro la pandemia». Ma non è stato sufficiente per consentire alla Svizzera di tornare ai livelli di libertà di stampa del 2021.

Libertà di stampa in Svizzera

A impedire una maggiore libertà di stampa, vi sono delle leggi. Nel 2022, il Parlamento federale ha approvato un inasprimento delle "misure provvisorie" che consente il blocco preventivo dei contenuti giornalistici da parte dei tribunali. Dunque, ora un tribunale può decidere di impedire la pubblicazione di un articolo o un rapporto qualora dovesse danneggiare una persona o una azienda. In precedenza, per poter impedire o rinviare una pubblicazione, dovevano essere dimostrate conseguenze particolarmente gravi, scrive l’organizzazione.
Tra le altre motivazioni, la legge che sanziona i giornalisti fino a tre anni di carcere per i servizi basati su dati bancari trapelati o rubati, «costituisce un’eccezione svizzera» e che «aveva dissuaso i media svizzeri dal partecipare a SwissLeaks». Situazione analoga nei casi di interesse pubblico e di informazioni verificate: il giornalista non è protetto dalla libertà di stampa, secondo l’ong in contraddizione con quanto garantito dalla Costituzione federale che dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Rimane molto fragile anche la situazione economica dei media, in modo particolare delle testate locali che stanno scomparendo o che vengono assorbite da gruppi, facendo così diminuire la molteplicità delle notizie. Infine, il giornalismo elvetico è stato recentemente indebolito anche a causa del rifiuto in un referendum dell’aumento dei sussidi ai media

Quali sono i Paesi con maggiore libertà di stampa?

Prima classifica la Norvegia, che si piazza in cima per la settimana volta consecutiva. Segue l’Irlanda (2°), la Danimarca (3°) e i Paesi Bassi (4°). Agli ultimi posti: Vietnam (178°), la Cina (179°) e la Corea del Nord (180°). La libertà di stampa è considerata «buona» o «piuttosto buona» in 52 Paesi.

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