Borsa svizzera, apertura incerta. Il 2022 è il peggior anno finanziario dal 2008

Matteo Casari

28 Dicembre 2022 - 09:43

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Partenza sul filo per le piazze europee, a fronte di altrettante chiusure incerte di Wall Street. Cina e Giappone concludono invece in perdita. Prosegue il calo dei prezzi dell’energia.

Borsa svizzera, apertura incerta. Il 2022 è il peggior anno finanziario dal 2008

Borsa Svizzera

Nel secondo giorno della settimana la piazza di Zurigo parte in sul filo. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.844,60 punti, collocandosi sul valore di parità di +0,05%. Lo SPI è invece in ribasso dello 0,20%, a 13.830,09 punti.

Borse europee

L’incertezza regna sovrana anche in questa partenza dei listini europei, caratterizzata da valori tra parità e leggermente positivi. I listini mondiali si avviano verso la chiusura del peggior anno dei mercati dal 2008, l’anno della grande crisi.
Il FTSE MIB è in parità a quota 0,06%, così come il DAX che si colloca in perfetto equilibrio a 0,00%. Il CAC 40 segna invece un rialzo dello 0,19%. A Londra, il FTSE 100 si colloca in guadagno di un più netto 0,96%.

Wall Street

Chiusure di giornata altalenanti quelle registrate oltreoceano, nella prima giornata dopo le festività natalizie.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione positiva dello 0,11%. Chiusura in perdita invece per l’S&P500 che termina la seduta a -0,41%. Infine, il Nasdaq conclude in netto ribasso dell’1,38%.

Borse asiatiche

Chiusura di giornata negativa anche quella in arrivo dal Giappone
A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in ribasso dello 0,41% a 26.340,50 punti.
Risultano in flessione anche i principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 chiude in perdita dello 0,10%, mentre lo Shenzhen cede lo 0,86%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng è invece in forte rialzo dell’1,64%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota -0,30%.

Gas e petrolio

In flessione il prezzo del greggio, nonostante la decisione della Russia di non vendere più combustibile ai Paesi che accettano il price cap del gas da febbraio.
I futures Brent in consegna a marzo si assestano a 84,19 dollari al barile (-0,58%), mentre i futures WTI di febbraio sono a quota 78,96 dollari al barile (-0,72%). Prosegue la discesa per il prezzo del gas, con i futures in consegna a gennaio che sono scambiati a 78,000 euro/megawattora (-2,55%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9286 franchi, EUR/USD a 1,0642 dollari, USD/RUB a 70,9922 rubli. EUR/CHF a 0,98682 franchi, CHF/JPY a 144,31 yen, CHF/RUB 76,46 rubli.

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