Boom di milionari durante la pandemia, ma aumentano le disuguaglianze

Claudia Mustillo

23 Giugno 2021 - 12:21

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Nel report annuale sulla ricchezza nel mondo, prodotto dalla Banca elvetica Credi Suisse, si è evidenziato un vero e proprio boom di milionari durante la pandemia da Covid-19.

Nel report annuale sulla ricchezza nel mondo, prodotto dalla Banca elvetica Credi Suisse, si è evidenziato un vero e proprio boom di milionari durante la pandemia da Covid-19. Questo è avvenuto sia per una grande corsa ai listini azionari, premiati dagli stimoli e dalla politica dovish delle banche centrali, ma anche alla ripresa dei valori immobiliari e allo sprint delle criptovalute.

Stando ai numeri diffusi dall’Istituto, la ricchezza globale - cioè asset finanziari, proprietà immobiliari, quote societarie - hanno toccato la quota dei 418.300 miliardi di dollari. Chi ha beneficiato maggiormente di questo balzo? Sembrerebbe proprio che i protagonisti siano stati i ricchi e i super ricchi.

Il boom dei milionari nella pandemia

Gli investimenti finanziari rimangono sempre un affare per chi ha più disponibilità di capitale ed è per questo che non sorprende il dato messo in luce dall’analisi, di Credit Suisse. È chiaro come a beneficiare maggiormente dei rialzi nei listini siano stati coloro che già prima della pandemia avevano parte del loro patrimonio investito in azioni.

Entrando nello specifico dei dati, il numero dei milionari è aumentato a livello globale di 5,2 milioni, toccando un totale di 56,1 milioni. Si tratta di un traguardo storico: per la prima volta oltre l’1% delle persone adulte possiede una ricchezza superiore al milione di dollari nominali.

Ancora meglio per il segmento dei super ricchi, con oltre 50 milioni di dollari, che nell’anno della pandemia da Covid-19 hanno accolto nel gruppo molte new-entry, con un tasso di crescita del 24%, il più alto dal 2013.

Le disuguaglianze economiche aumentano

Molte analisi hanno confermato che la pandemia ha accentuato ancora di più le disuguaglianze economiche, già presenti all’interno della società contemporanea. Infatti mentre i ricchi e i super ricchi possono contare su un anno record mentre i redditi delle fasce meno esposte agli investimenti sono rimasti uguali se non diminuiti.

Il ceto medio, in particolare, ha visto più che triplicare il numero dei privati con oltre 100 mila dollari, cifra che conferma l’allargamento delle classi medie.

Disuguaglianze anche geografiche. In Europa e in America del Nord la crescita è stata di 12.400 e 9.200 miliardi, mentre in India e in America del Sud invece la ricchezza è stata ceduta portando a un rosso che Credit Suisse stima del 4,4% e dell’11,4%.

Come ha commentato ad inizio anno Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International:

«Potremmo assistere ad un aumento esponenziale delle disuguaglianze, come mai prima d’ora. Una distanza tanto profonda tra ricchi e poveri da rivelarsi più letale del virus stesso. Mentre un’élite di pochi miliardari ha tratto enormi profitti dalla pandemia, le piccole e medie attività stentano a resistere, e sempre più persone perdono il lavoro, finendo in povertà».

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