Guerra, inflazione, tassi di interesse: le banche svizzere devono stare in guardia

Sara Bracchetti

30 Agosto 2022 - 10:28

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Secondo il Banking Barometer pubblicato oggi dell’Associazione svizzera dei banchieri, la situazione è in miglioramento, ma resta ancora troppo incerta.

Guerra, inflazione, tassi di interesse: le banche svizzere devono stare in guardia

Lasciata alle spalle la fase più acuta del Coronavirus, le banche svizzere possono oggi tirare un sospiro di sollievo. Non troppo lungo, però: benché la loro situazione economica sia nettamente migliorata, il quadro resta ancora molto incerto e l’ambiente resta gravato da diversi rischi. Un esempio su tutti: il mercato azionario, che ha recentemente registrato segni di difficoltà soprattutto per quanto riguarda il patrimonio gestito.

Non solo Ucraina: troppi rischi geopolitici

A dichiararlo è il Banking Barometer pubblicato oggi, dall’associazione svizzera banchieri (Asb), che non nasconde come i rischi geopolitici siano aumentati nella prima metà del 2022. Il riferimento non è solo quello, ovvio, alla guerra in Ucraina; anche le strozzature nelle catene di approvvigionamento, l’inflazione e il ritorno a una politica monetaria più restrittiva rientrano nel novero delle condizioni che hanno condotto a correzioni in borsa.

In calo del 4,4% il patrimonio in gestione

Il patrimonio in gestione presso le banche svizzere è così diminuito del 4,4% nei primi cinque mesi nel 2022. Di contro, però, il patrimonio totale è cresciuto dell’1,3% alla data del 31 maggio. Stabile il trend di crescita dei mutui, dove secondo lo studio è migliorato il margine di interesse.

Il successo del 2021

Il Barometro ha offerto anche dati e cifre dettagliate riguardo al 2021. Lo scorso anno, il giro di affari delle 239 banche elvetiche - erano 243 nel 2020 - è stato più che buono, grazie all’allentamento delle misure contro il Covid e la conseguente ripresa economica. Il successo commerciale degli istituti elvetici, +1,4% a 70,9 miliardi di franchi, ha registrato i valori più alti dai tempi della crisi finanziaria. In crescita netta anche i servizi, +11%; quanto agli interessi, i ricavi sono cresciuti solo dello 0,8%.

Deludente il trading: meno 29%

Deludente il trading, sceso di un notevole 29% che sta però a indicare anche i risultati straordinari dell’anno precedente. L’utile lordo aggregato è aumentato del 3,1% grazie alla stabilità dei costi operativi.

Mutui ipotecari: ottima performance

Nel bilancio complessivo, le banche elvetiche sono cresciute del 3,5 percento a 3.588 miliardi di franchi alla data del 31 dicembre 2021. Principale voce dell’attivo i mutui ipotecari, con una quota di quasi un terzo, in aumento del 3,4%.

Una Svizzera sempre più ricca

Le banche hanno registrato un forte aumento del risparmio gestito, +12% percento a 8.830 miliardi di franchi, grazie a un incremento delle disponibilità in titoli nei depositi dei clienti. Secondo l’associazione, negli ultimi dieci anni la ricchezza è aumentata del 68%. In aumento il numero dei dipendenti a tempo pieno in Svizzera, 619 in più per un totale di 90.577.

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