Catena di approvvigionamento

Un sondaggio ha chiesto ai cittadini elvetici cosa li preoccupa maggiormente in questo momento.

Nonostante un miglioramento degli affari nei mesi recenti, il mercato automobilistico elvetico sta ancora risentendo fortemente della crisi economica e della catena di approvvigionamento.

Una ricerca presentata al Consiglio federale elabora vari scenari utilizzando metodi probabilistici e dimostra che anche nella peggiore delle ipotesi, l’approvvigionamento energetico del Paese basterà per soddisfare il fabbisogno dei cittadini.

Secondo il Banking Barometer pubblicato oggi dell’Associazione svizzera dei banchieri, la situazione è in miglioramento, ma resta ancora troppo incerta.

L’Ufae ha deciso di ridurre le scorte obbligatorie del 6,5%.

Nonostante dati oggi eccellenti, solo il 35% degli imprenditori metalmeccanici ed elettrici è ottimista: colpa di guerra, approvvigionamenti difficili, prezzi delle materie prime, rischio razionamento del gas e di un possibile ritorno del Covid.

La guerra potrebbe mettere uno stop agli approvvigionamenti: uno scenario non improbabile che la Confederazione ha deciso di scongiurare attraverso un piano di aiuti mirati alle aziende.

L’organizzazione di categoria per i cereali ha richiesto un temporaneo incremento del contingente doganale dei cereali panificabili.

Con questa dichiarazione di intenti, viene garantito l’utilizzo degli impianti di stoccaggio a livello transfrontaliero e da Paesi terzi europei.

Diverse organizzazioni di settore hanno lanciato l’allarme riguardo un possibile collasso della catena di approvvigionamento. Quali sono i principali motivi e le possibili soluzioni?