Fallimento FTX Sam Bankman-Fried arrestato alle Bahamas. Accuse di frode e riciclaggio

Matteo Casari

13 Dicembre 2022 - 16:03

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Il CEO del servizio di exchange crypto è stato arrestato ieri sera a Nassau. Si parla di accuse molto gravi come frode e telematica e riciclaggio di denaro, anche se non ancora confermate.

Fallimento FTX Sam Bankman-Fried arrestato alle Bahamas. Accuse di frode e riciclaggio

Sam Bankman-Fried, il fondatore dell’ormai fallita piattaforma di criptovalute FTX, è stato arrestato lunedì alle Bahamas, dopo che i procuratori statunitensi avevano presentato accuse penali contro di lui, stando a quanto dichiarato dal governo del Paese caraibico.

L’arresto alle Bahamas

SBF, come è conosciuto da molti, è stato arrestato senza opporre resistenza nel suo complesso residenziale poco dopo le 18 ora locale di lunedì, mezzanotte nel nostro fuso orario, a Nassau. Il trentenne americano dovrà comparire in tribunale martedì, come dichiarato dalla Royal Bahamas Police Force in un comunicato.
Il Distretto meridionale di New York (SDNY), che sta indagando su Bankman-Fried e sul fallimento di FTX e Alameda, società di trading gemella, ha confermato l’arresto su Twitter. «All’inizio di questa sera, le autorità delle Bahamas hanno arrestato Samuel Bankman-Fried su richiesta del governo degli Stati Uniti, sulla base di un’accusa sigillata presentata dal SDNY», ha scritto il procuratore statunitense Damian Williams.

Le accuse contro Bankman-Fried

Poco dopo la conferma dell’arresto da parte dell’SDNY, la Securities and Exchange Commission ha dichiarato di aver autorizzato accuse separate relative a «violazioni delle leggi sui titoli» da parte del giovane guru delle crypto, che saranno presentate pubblicamente martedì.
Non è chiaro quali siano precisamente i capi di imputazione che attendono il giovane guru delle criptovalute, che il mese scorso si è trovato sotto i riflettori quando la sua società ha subito una crisi di liquidità dichiarando bancarotta. Il fallimento ha impedito ad almeno un milione di clienti di accedere ai loro fondi sulla piattaforma.
Il New York Times e CNN, sentendo alcune fonti interne alla questione, hanno riferito che le accuse contro Bankman-Fried includono frode telematica, cospirazione di frode telematica, frode di titoli, cospirazione di frode di titoli e riciclaggio di denaro.

«Non ho commesso consapevolmente alcuna frode»

Il trattato di estradizione degli Stati Uniti con le Bahamas consente ai procuratori statunitensi di riportare gli imputati sul suolo americano se le accuse sono considerate punibili con una pena detentiva di almeno un anno in entrambe le giurisdizioni.
Nelle quattro settimane trascorse da quando FTX ha presentato istanza di fallimento, Bankman-Fried ha tentato di presentarsi come un amministratore delegato sfortunato che ha perso la rotta, negando le accuse di aver frodato intenzionalmente i clienti di FTX.
«Non ho commesso consapevolmente alcuna frode», ha dichiarato alla BBC durante lo scorso fine settimana, «Non volevo che accadesse nulla di tutto ciò. Di certo non ero così competente come pensavo di essere».

Una gestione inesperta e senza controllo

Martedì Bankman-Fried avrebbe dovuto comparire virtualmente davanti alla Commissione per i servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti, che chiede risposte su come la società sia crollata, causando scosse in tutto l’ecosistema degli asset digitali. Diverse società di criptovalute hanno interrotto le operazioni, congelando i conti dei clienti e in alcuni casi dichiarando esse stesse bancarotta a causa dei loro legami con FTX.
Dopo il suo arresto, la presidente della commissione Maxine Waters ha dichiarato che Bankman-Fried non avrebbe più testimoniato come previsto martedì. L’udienza andrà comunque avanti, a partire dalla testimonianza del nuovo amministratore delegato di FTX, John J. Ray III, che ha preso il posto di Bankman-Fried l’11 novembre con il compito di guidare l’azienda attraverso il processo di bancarotta. Ray ha finora dipinto il quadro di un impero della criptovaluta praticamente privo di controlli aziendali e con una scioccante mancanza di registrazioni finanziarie o di altro tipo.
Anche se l’indagine non è ancora completata, Ray ha affermato che il collasso di FTX sembra derivare dalla concentrazione del potere «nelle mani di un gruppo molto ristretto di individui grossolanamente inesperti» che non hanno implementato alcun controllo aziendale.

La truffa tramite Alameda

Ray afferma anche che i beni dei clienti di FTX sono stati mescolati con quelli della piattaforma di trading di Alameda. Si tratta di una questione fondamentale per gli investigatori, poiché FTX e Alameda erano, almeno sulla carta, entità separate.
Bankman-Fried ha negato di aver consapevolmente mescolato i fondi e ha cercato di prendere le distanze dalla gestione quotidiana di Alameda, che ha effettuato una serie di strategie di trading ad alto rischio, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Uno degli interrogativi principali sul crollo di FTX deriva da un rapporto della Reuters del mese scorso, secondo il quale Bankman-Fried avrebbe costruito una "backdoor" nel sistema contabile di FTX, che gli avrebbe permesso di alterare i registri finanziari della società, aggirando la regolare contabilità. Il rapporto afferma che Bankman-Fried ha usato questa "backdoor" per trasferire 10 miliardi di dollari di fondi dei clienti di FTX ad Alameda, e ora almeno un miliardo di dollari è scomparso.

Iscriviti alla newsletter