Il tonfo di Wall Street condiziona i mercati. Avvio al ribasso per la borsa svizzera

Chiara De Carli

19/05/2022

19/05/2022 - 09:45

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Il sentiment positivo incoraggiato dai dati sulle vendite al dettaglio sfuma e lascia spazio ai timori degli investitori legati all’inflazione. Il tonfo di Wall Street condiziona i principali mercati.

Il tonfo di Wall Street condiziona i mercati. Avvio al ribasso per la borsa svizzera

Giornata difficile quella di ieri per le piazze finanziarie. Dopo un sentiment positivo dettato dai dati incoraggianti sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, sono tornate a farsi spazio preoccupazione e incertezza. Gli investitori si sono infatti convinti che i risultati siano stati basati su valutazioni troppo ottimistiche e la correzione dell’inflazione avvenuta nella giornata di ieri ha portato Wall Street verso l’ennesimo tonfo.
Avvio in rosso anche per la Borsa svizzera dunque. Poco dopo le 9 di oggi lo SMI segnava Dopo una chiusura all’insegna della ripresa, questa mattina la Borsa svizzera si presenta in moderato rialzo. Poco dopo le 9 di oggi lo SMI segnava 11.443,45 punti, in discesa dell’1,17%, anche il più ampio indice SPI viaggiava al ribasso dell’1,44% a 14’859.42 punti.

Borse europee

Apertura orientata al ribasso anche per le principali piazze europee. Milano alle 9.10 è in flessione dello 0,67%, il DAX di Francoforte dello 1,18%, Parigi 1,31%. Londra a -0,79%.

Wall Street

Ennesimo tonfo nella giornata di ieri per Wall Street. Il sentiment degli investitori è stato travolto dai conti di Target, colosso delle vendite al dettaglio che ha previsto un andamento al ribasso nel 2022 a causa dell’aumento dei costi al dettaglio. A seguito dell’annuncio i titoli Target sono affondati, perdendo il 25%; il calo maggiore dal 1987.
La stessa sorte è capitata nei giorni scorsi anche a Walmart: vendite deboli, problemi delle catene di produzione e aumento dei costi di trasporto non lasciano intravedere nulla di buono per i colossi della grande distribuzione.
Gli investitori iniziano a parlare di recessione, nonostante i grandi economisti continuino a scongiurarla.
Il Dow Jones ha segnato -3,57%, lo S&P500 -4,04%, il Nasdaq recupera il -4,73%.

Borse asiatiche

La Borsa di Tokyo chiude in flessione condizionata da Wall Street con l’indice Nikkei che perde l’1,89% a quota 26.402 punti.
Scambi in balìa del malumore anche in CIna, dove gli indici chiudono in rosso. A Hong Kong, l’Hang Seng a -2,48%. A Shangai l’indice China A50 in discesa dello 0,33%. In positivo l’indice australiano S&P/ASX 200 che a fine seduta è in ribasso dell’1,65%.

Borsa di Mosca

Intanto in Russia, l’indice MOEX è a quota 2.422,58 in flessione dello 0,93%.

Petrolio in rialzo

Continua la sua corsa il petrolio. Oggi il future Brent consegna luglio è a quota 110.44 dollari, I futures WTI consegna giugno a 110.34 dollari al barile. Ad Amsterdam il gas viene scambiato 94 euro al megawattora.

Mercato valutario

Il franco si rafforza. Questa mattina un franco viene scambiato a 1,0184 dollari, franco/euro a 0,9725 euro, franco/yen a 130,67 yen, franco/rublo 64,68 rubli, euro/dollaro 1.0481 dollari, dollaro/rublo 63,0837 rubli.

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