Borsa svizzera in lieve ripresa. Modesto rialzo per le europee e riapertura parziale per Mosca

Chiara De Carli

24/03/2022

25/03/2022 - 10:47

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Mercati con gli occhi puntati sul vertice straordinario della Nato e del G7 e sul Consiglio europeo, a cui prenderà parte il presidente degli Usa Joe Biden.

Borsa svizzera in lieve ripresa. Modesto rialzo per le europee e riapertura parziale per Mosca

Poco dopo le 9.45 di oggi lo SMI segnava segnava 12.111,91 punti, in ripresa dello 0.10%, positivo anche lo SPI che viaggiava a 15’454.08 punti in rialzo dello 0,12%.

Borse europee

Dopo una chiusura in calo, le piazze europee si muovono in modesto rialzo. Alle 19.53, Milano segnava +0,25 %, il DAX di Francoforte +0,30%, così pure Parigi +0,56%, Londra con lo +0,23%.

Borse asiatiche

Male i mercati asiatici: l’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, segna -1,08%, il China A50 un -0,39%. In positivo l’australiano S&P/ASX 200 con un +0.39%.

Wall Street in deciso aumento

Chiusura in negativo per il Dow Jones a -1,29%, lo S&P500 che ha segnato -1,26%% e il Nasdaq -1.32%.

Riapertura Borsa di Mosca

Nella giornata di oggi, occhi puntati sul vertice straordinario della Nato e del G7 e sul Consiglio europeo, a cui prenderà parte il presidente degli Usa Joe Biden. Mentre a Mosca la Borsa riapre parzialmente.
La piazza economica era chiusa dal 25 febbraio scorso, dopo che il giorno prima, data in cui prese piede l’invasione dell’Ucraina, l’indice di mercato Moex, denominato in rubli, aveva perso il 33%. Riapre oggi le negoziazioni per una sessione ridotta di quattro ore con solo 33 titoli, comprese alcune delle più grandi società della nazione, come Gazprom PJSC e Sberbank PJSC. L’indice MOEX entro le 10.15 (ora locale) aveva guadagnato l’11%.
La capitalizzazione del mercato russo è molto limitata rispetto a quella delle principali Borse europee e asiatiche. Perché sono vietate le vendite allo scoperto e gli investitori esteri non possono vendere azioni sul mercato.

Gas venduto in rubli

Nella giornata di ieri, la notizia della riapertura della Borsa di Mosca viene affianca a un’altra importante novità. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che accetterà il rublo come unica valuta per l’acquisto di gas da parte dei Paesi considerati ’ostili’.
Questa notizia ha mosso il mercato valutario: il cambio rublo/euro è passato da 112 a 107 per poi fermarsi a quota 108,50. In picchiata anche il dollaro/rublo che è scivolato da 103 a 97,75, risalito poi a 100,25. Discorso simile per il prezzo del gas in Europa che nelle stesse ore ha toccato quota 118,75 euro per megawattora, con un rialzo del 16,6% sulla chiusura di ieri.

Gas

All’inizio delle negoziazioni di oggi, i contratti del gas naturale scadenza aprile scambiati ad Amsterdam erano in calo del 3,4% a 112,98 euro al megawattora.

Petrolio poco mosso

Il greggio rallenta il passo, dopo un’estenuante corsa al rialzo degli scorsi giorni. Il Wti nella giornata di ieri ha chiuso in rialzo del 5,1% a un soffio da 115 dollari al barile. Mentre gli investitori orientano il loro sguardo verso la possibilità di un accordo con l’Iran, i future del Wti scadenza maggio scendono dello 0,55% a 114,3 dollari al barile, dopo essere arrivati a perdere l’1,3%, mentre quelli del Brent di pari scadenza sono poco mossi a 121,62 dollari.

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