Apertura borsa svizzera incerta. Mercati mondiali affossati dalla stretta delle banche centrali.

Matteo Casari

16 Dicembre 2022 - 09:51

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Bns, Bce, BoE e Fed hanno tutte applicato le nuove strategie di stretta monetaria, causando le prevedibili conseguenze negative sui listini globali.

Apertura borsa svizzera incerta. Mercati mondiali affossati dalla stretta delle banche centrali.

Borsa Svizzera

Inizia altalenante l’ultimo giorno della settimana per la piazza di Zurigo, dopo che la Banca nazionale svizzera (BNS) ha deciso di innalzare il tasso guida all’1%. Alle 9,05, lo SMI era a quota 10.858,80,40 punti, per una variazione al ribasso dello 0,20%. Al contrario, lo SPI è in rialzo dello 0,17%, a 13.923,05 punti.

Borse europee

Le piazze del Vecchio Continente cominciano in ribasso questa giornata. Anche la Banca centrale europea (BCE) ha effettuato le proprie mosse, innalzando i tassi d’interesse di 50 punti base.
Il FTSE MIB è in perdita dello 0,23%, il DAX è in flessione dello 0,35%, mentre il CAC 40 segna una contrazione dello 0,64%. A Londra, il FTSE 100 cede lo 0,45%.

Wall Street

Chiusure tutte in passivo anche quelle registrate oltreoceano ieri. Anche la Federal Reserve ha annunciato un allentamento della stretta monetaria, limitando il rialzo dei tassi a 50 punti base.
Il Dow Jones ha concluso gli scambi con una variazione negativa del 2,25%. Chiusura in rosso anche per lo S&P500 che termina la seduta a -2,49%. Infine, il Nasdaq è in pesante ribasso del 3,23%.

Borse asiatiche

Chiusure altalenanti quelle in arrivo da Oriente. A Tokyo l’indice Nikkei, conclude gli scambi in perdita dell’1,87%, a quota 27.527,12 punti.
Risultano in contrasto le chiusure dei principali indici cinesi: a Shanghai, l’indice China A50 è in rialzo dello 0,24%, mentre lo Shenzhen ha chiuso in flessione dello 0,56%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng è in positivo dello 0,60%. In Australia, lo S&P/ASX 200 conclude gli scambi a quota -0,78%.

Gas e petrolio

Lieve calo per il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a febbraio che si assestano a 80,30 dollari al barile (-1,12%), mentre i futures WTI di gennaio sono a quota 75,16 dollari al barile (-1,25%).
Netto calo anche per il prezzo del gas, con i futures in consegna a gennaio che sono scambiati a 127,310 euro/megawattora (-5,53%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,9274 franchi, EUR/USD a 1,0637 dollari, USD/RUB a 64,5530 rubli. EUR/CHF a 0,9864 franchi, CHF/JPY a 147,74 yen, CHF/RUB 69,63 rubli.

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