L’inflazione fa aumentare la rendita dell’Avs e dell’AI che sale a 1’225 franchi al mese

Chiara De Carli

12/10/2022

12/10/2022 - 13:44

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L’adeguamento avviene in base all’evoluzione di prezzi e salari, che quest’anno segnano un aumento rispettivamente del 3 e del 2%.

L'inflazione fa aumentare la rendita dell'Avs e dell'AI che sale a 1'225 franchi al mese

Adeguamento in vista per le rendite AVS e AI. Il Consiglio federale ha infatti deciso di adattarli all’evoluzione di prezzi e salari secondo l’indice misto, aumentandole del 2,5%. La rendita minima ammonterà quindi a 1’225 franchi al mese. Allo stesso procedimento saranno sottoposti anche contributi, prestazioni complementari e transitorie, nonché la previdenza professionale obbligatoria.
Come anticipato, dunque, la rendita minima di vecchiaia aumenterà: a seguito di una contribuzione completa, passerà infatti da 1195 a 1225 franchi al mese, quella massima da 2390 a 2450 franchi. Il contributo minimo AVS/AI/IPG per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa passerà da 503 a 514 franchi l’anno, il contributo minimo per l’AVS/AI facoltativa da 958 a 980 franchi.

Adeguamento secondo l’indice misto

L’ultima volta che il Consiglio federale aveva adeguato le rendite era l’anno scorso, nel 2021, quando aveva portato la quota minima a 1195. Generalmente, la verifica da parte dell’Esecutivo avviene ogni due, in base all’evoluzione dell’indice misto, determinato da prezzi e salari, e tenendo conto della raccomandazione della Commissione federale AVS/AI. Tuttavia, se nel corso di un anno il rincaro supera il 4%, le rendite vengono adeguate prima. Quest’anno si prevedono un rincaro del 3% e un aumento dei salari del 2%. Ciò determina un indice misto del 2,5% e comporta un aumento delle rendite che compensa quasi interamente il rincaro.

Aumentano le rendite, ma anche le spese

L’adeguamento delle rendite comporterà un aumento delle spese pari a circa 1370 milioni di franchi: 1215 milioni per l’AVS, di cui 245 a carico della Confederazione (20,2 % delle uscite), e 155 milioni per l’AI. Riguardo a quest’ultimo, il Consiglio federale garantisce che non ci saranno ripercussioni per la Confederazione, poiché il contributo federale all’AI non corrisponde a una percentuale delle uscite dell’assicurazione.

Importi limite nella previdenza professionale

Per quanto concerne la previdenza professionale obbligatoria, la deduzione di coordinamento salirà da 25’095 a 25’725 franchi, la soglia d’entrata da 21’510 a 22’050 franchi. La deduzione fiscale massima ammessa nell’ambito della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) passerà a 7’056 franchi (attualmente 6883) per le persone che hanno un 2° pilastro e a 35’280 franchi (attualmente 34’416) per le persone che non dispongono di un 2° pilastro. Anche questi adeguamenti entreranno in vigore il 1° gennaio 2023.

Indennità di perdita di guadagno

In questo ambito l’importo massimo dell’indennità passerà a 275 franchi (attualmente 245). Le spese per questo adeguamento ammonteranno a 100 milioni di franchi per le IPG.

Prestazioni complementari e delle prestazioni transitorie

Gli importi annui destinati alla copertura del fabbisogno generale vitale passeranno a 20’100 franchi (attualmente 19 610) per le persone sole, a 30’150 franchi (attualmente 29 415) per le coppie sposate, a 10’515 franchi per i figli di età superiore agli 11 anni e a 7’380 franchi per quelli di età inferiore agli 11 anni. L’adeguamento delle prestazioni complementari costerà 5,2 milioni di franchi alla Confederazione e 3,5 milioni ai Cantoni.
Gli importi massimi per le spese di pigione, adeguati per l’ultima volta nel 2021, saranno rivisti in base al rincaro sulla base di alcune posizioni dell’indice nazionale dei prezzi al consumo («abitazione ed energia»). L’aumento, pari al 7%, comporterà spese ammontanti a 37,8 milioni di franchi. Gli importi massimi annui passeranno a 17’580 franchi nella regione 1, a 17 040 franchi nella regione 2 e a 15 540 franchi nella regione 3. A causa dell’aumento del 21% delle posizioni «energia» e «servizi di rifornimento e manutenzione dell’abitazione» nell’indice dei prezzi, anche l’importo forfettario per le spese accessorie e quelle di riscaldamento sarà adeguato di conseguenza. L’importo annuo passerà quindi da 2’520 a 3’060 franchi. Le spese per questo aumento ammonteranno a 4,5 milioni di franchi. Le spese per l’aumento degli importi massimi per le spese di pigione e degli importi forfettari per le spese accessorie e quelle di riscaldamento saranno a carico della Confederazione e dei Cantoni.

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