Via Svizzera: sentieri di storia e natura

Gabriele Stentella

2 Agosto 2021 - 10:34

condividi
Facebook
twitter whatsapp

La Via Svizzera è un sentiero naturalistico di 35 km tra il Canton Uri e il Canton Svitto, creato in occasione dei 700 anni dalla nascita della Svizzera. Scopriamone le bellezze.

La Via Svizzera ("Weg Der Schweiz" in Tedesco) è un sentiero naturalistico istituito il 1 agosto 1991 in occasione del 700º anniversario della nascita della Confederazione.

Il percorso si origina da un luogo molto importante per la storia del nostro paese, ossia il Praticello del Grütli , per terminare poi nella località svittese di Brunnen, nel comune di Ingenbohl.

La Via Svizzera può essere percorsa in entrambi i sensi, sia d’inverno che d’estate. Ovviamente le belle e calde giornate di agosto rendono il tragitto molto più gradevole, meglio se si alternano le lunghe passeggiate con bagni o momenti di relax sulle sponde del Lago dei Quattro Cantoni.

Scopriamo quali sono le bellezze della Via Svizzera, le principali località che si possono visitare lungo il tragitto e anche gli aneddoti legati a questi luoghi.

Via Svizzera: come si articola il percorso

Come premesso nell’introduzione, la Via Svizzera è stata istituita il 1 agosto 1991 e si estende sul territorio di due Cantoni, toccando 9 comuni svizzeri (7 nell’Uri e 2 nello Svito). Ogni tratto della Via Svizzera è delineato con pietre miliari ed è dedicato a uno dei 26 Cantoni della Confederazione, seguendo l’ordine con cui sono divenuti parte della Svizzera. L’ordine con il quale si succedono di Cantoni è il seguente:

  • Uri (1291);
  • Svitto (1291);
  • Nidvaldo (1291);
  • Obvaldo (1291);
  • Lucerna (1332);
  • Zurigo (1351);
  • Glarona (1352);
  • Zugo (1352);
  • Berna (1353);
  • Friburgo (1481);
  • Soletta (1481);
  • Basilea-Città (1501);
  • Basilea-Campagna (1501);
  • Sciaffusa (1501);
  • Appenzello Interno (1513);
  • Appenzello Esterno (1513);
  • Argovia (1803);
  • San Gallo (1803);
  • Grigioni (1803);
  • Turgovia (1803);
  • Ticino (1803);
  • Vaud (1803);
  • Ginevra (1815);
  • Neuchâtel (1815);
  • Vallese (1815);
  • Giura (1979);

Lungo la strada non mancano luoghi in cui è possibile sostare per ammirare il panorama o godersi una giornata di sole in riva al Lago dei Quattro Cantoni. Per esempio nel tratto di costa urana si trovano le Isole di Lorelei, un complesso di piccole isole raggiungibili solo a nuoto a pochi metri dalla foce del fiume Reuss. Fino alla seconda metà degli anni ’80 queste piccole isole non esistevano e si procedette a realizzarle in maniera artificiale. Oggigiorno rappresentano un angolo di Svizzera in cui è possibile respirare l’atmosfera tipica di alcuni zone del Mediterraneo. La balneazione è tuttavia soggetta ad alcune restrizioni, pertanto si consiglia di informarsi molto bene sulle aree interdette alla balneazione. Il nome "Lorelei" si deve ad una creatura umanoide della mitologia germanica che popolava il letto del Reno.

Nel comune svittese di Morschach è presente inoltre lo Swiss Holiday Park, uno dei più grandi alberghi svizzeri. Il suo corpo centrale ospita attrazioni quali piscine, spa, e moltissimi altri spazi in cui godersi attimi di relax, sia in famiglia che da soli. Inoltre la struttura si trova in una buona posizione panoramica sul lago, elemento che la rende ancor più attraente per chi vuole trascorrervi una settimana d’estate.

Località principali della Via Svizzera: cosa fare e vedere

Il punto di partenza della Via Svizzera si trova - come già detto in precedenza - nel villaggio urano di Seelisberg, che oltre al Praticello del Grütli ospita anche alcune strutture religiose di interesse storico e artistico, tra le quali spicca la Cappella di Maria Sonnenberg. Secondo la tradizione, questa piccola chiesa sarebbe stata edificata sul luogo in cui un pastore avrebbe trovato un’immagina della Vergine scolpita si una roccia. La cappella fu ultimata attorno al 1666, ma subì nel corso dei secoli alcune modifiche.

Il borgo di Isenthal si trova procedendo verso sud da Seelisberg. Con poco più di 500 abitanti, Isenthal è ancora oggi un rinomato centro per la tessitura, arte che iniziò a prendere sempre più piede tra il XV e il XVI secolo. Parlando sempre di architetture religiose, in questo piccolo borgo è presente la chiesetta di San Teodulo, risalente al XV secolo e costruita in chiaro stile mitteleuropeo.

A Seedorf si trova invece l’omonima abbazia eretta nel XIII secolo, mentre nella capitale del Canton Uri Altdorf è possibile ammirare la famosa statua dedicata a Guglielmo Tell, che stando ai racconti avrebbe compiuto la sua celebre impresa di centrare con una freccia la mela posta sul capo del figlio proprio in questa località.

Rimanendo sul tema, nel territorio del piccolo villaggio di Sisikon si trova invece la Cappella di Gugliemo Tell, costruita agli inizi del XVI secolo e successivamente ricostruita nel 1879. Secondo la tradizione, il leggendario eroe elvetico riuscì a scampare alla cattura proprio nei pressi di questa chiesetta, che secondo molti sarebbe il luogo più visitato dell’intero Canton Uri. All’interno della cappella si trovano anche quattro affreschi dell’artista basilese Ernst Stückelberg (1831-1903), raffiguranti il Patto Confederale del 1291, l’impresa di Tell, la successiva fuga dell’eroe e l’epilogo della ribellione promossa da Guglielmo Tell, ossia la morte del Balivo Gessler per mano dello stesso Tell. La cappella si può raggiungere sia con il battello che per mezzo di uno stretto sentiero.

L’ultima città della Via Svizzera è Ingenbohl (Canton Svitto), nella cui frazione di Brunnen termina la Via Svizzera. Questa frazione lega il suo nome anche al trattato del 1315 con cui le autorità dei Cantoni Forestali rinnovarono l’alleanza sancita nel 1291. Brunnen è una rinomata località turistica che offre moltissime attività estive.

Iscriviti alla newsletter