Mercati: scambi misti in Asia e USA

Gabriele Stentella

5 Agosto 2021 - 09:11

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La situazione nelle principali piazze d’affari asiatiche e statunitensi appare delicata, con i listini che scambiano misti a causa della pandemia, della Fed e delle nuove strette di Pechino. Cosa sta succedendo?

La giornata di oggi si apre con forti oscillazioni nelle principali borse di Asia e USA, con le azioni che non sembrano trovare un percorso comune.

In Asia le borse cinesi segnano nuove perdite all’indomani delle nuove strette disposte dalle autorità di Pechino. In Cina il grande convitato di pietra rimane sempre la variante Delta, che continua a condizionare le scelte degli investitori.

Negli Stati Uniti invece stanno destando timori e polemiche le ultime dichiarazioni di un falco della Federal Reserve - il vicepresidente Richard Clarida - il quale ha espresso opinioni favorevoli all’aumento dei tassi già dal 2022, in disaccordo con quello che fino ad oggi è l’orientamento della Fed.

Analizziamo meglio ciò che sta accadendo.

Asia: solo il Nikkei scambia positivo, Pechino prepara nuove strette sulla società quotate

Fino a questo momento il Nikkei è il solo listino che si muove in territorio positivo, guadagnando lo 0,6% su base giornaliera. Le azioni più dinamiche sono quelle del colosso della navigazione commerciale Nippon Yusen K.K., che sfiora il +12,8%.

Nel resto delle piazze d’affari asiatiche si respira un’aria ben diversa. In Cina sia Shanghai che Shenzhen arretrano a causa delle nuova linea dura di Pechino nei confronti delle società di videogame. In questo momento Shenzhen perde lo 0,74%, mentre Shanghai registra una flessione più contenuta pari allo 0,26%. Da quanto riferiscono i media ufficiali cinesi, il governo starebbe pensando di eliminare alcuni sgravi fiscali previsti per le società produttrici di materiale videoludico. Per il momento non ci sono ancora direttive ufficiali, ma sono in molti a immaginare un nuovo giro di vite. Nel paese è ancora sotto attento monitoraggio la diffusione della variante Delta, che ha portato il governo di Pechino a bloccare qualsiasi ingresso nel paese e qualsiasi partenza. I passaporti dei cinesi rimarranno congelati fino a quando la situazione rimarrà grave.

In Corea del Sud il KOSPI scambia molto vicino alla parità, mentre a Hong Kong si registrano nuovi cali azionari che mandano in rosso il listino principali dell’isola (-0,95%, dato ore 9:10).

USA: vicepresidente Fed augura il rialzo dei tassi, ed è subito scontro

Come premesso nel paragrafo introduttivo, negli USA il dibattito sul tapering torna a farsi incandescente e questa volta lo scontro vede contrapposti il Presidente della Fed Jerome H. Powell e il suo vicepresidente Richard Clarida, il quale sarebbe propenso per un innalzamento anticipato dei tassi d’interesse. Ricordiamo che Powell ha fino a questo momento sempre smentito l’ipotesi di una correzione sui tassi prima del 2023, diffondendo spesso ottimismo tra gli investitori.

Le parole di Clarida sembrano tuttavia aver già prodotto i primi effetti, con i listini Dow Jones e S&P500 che scambiano negativi rispettivamente dello 0,92% e dello 0,46% (dato ore 9:10). Il NASDAQ si muove invece con il segno opposto, guadagnando lo 0,15% grazie ai rialzi di titoli quali Moderna (+8,42%), Zoom Video (+6,86%) e AMD (+5,52%).

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