Mercati: rimbalzano le azioni in Asia e USA, il tapering può attendere

Gabriele Stentella

22 Giugno 2021 - 09:29

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Dopo un lunedì all’insegna del rosso, i listini asiatici e statunitensi hanno nuovamente trovato vigore grazie ai "falchi" della Federal Reserve che sono tornati a escludere un aumento dei tassi prima del 2023. Cosa succede?

Dopo un lunedì segnato dal crollo delle azioni globali alimentato dalla frenata dei listini asiatici, la giornata di oggi si è aperta all’insegna dell’ottimismo per le borse, che stanno registrando quasi tutte dei buoni rialzi.

In Asia tutte le borse procedono il loro cammino in territorio positivo, con la sola eccezione di Hong Kong che al momento non riesce ad alzare l’asticella al di sopra della parità. Negli USA due dei tre listini principali stanno attualmente guadagnando più dell’1%, arrivando molto vicini ai massimi storici toccati negli scorsi mesi.

Questo nuovo rally azionario è stato innescato dalle prospettive riguardanti i tassi d’interesse e le manovre espansive della Federal Reserve, i cui vertici sono tornati a escludere un rialzo dei tassi prima del 2023.

Analizziamo più dettagliatamente la situazione nelle borse.

Asia: Nikkei schizza in alto dopo crollo di lunedì, bene i titoli cinesi, ancora sottotono Hong Kong

In questo momento le azioni giapponesi sono quelle che stanno progredendo di più, portando il Nikkei a crescere di oltre il 3,1%. Un dato molto interessante riguarda le performance dei singoli titoli azionari: nessuna società quotata nella borsa giapponese ha chiuso la seduta in perdita. Infatti i titoli meno performanti hanno mantenuto le proprie perdute ben al di sopra della parità, e tra essi troviamo la società di prodotti elettronici Taiyo Yuden (+0,19%), il produttore di microchip SUMCO Corp. (+0,65%) e il colosso dell’e-commerce Rakuten (+0,8%).

In Cina sia Shenzhen che Shanghai avanzano dopo aver chiuso la precedente seduta sotto tono. In questo momento Shenzhen cresce dello 0,3% mentre Shanghai supera di poco lo 0,71% di guadagni (dato delle ore 9:00). In Corea del Sud il KOSPI chiude sfiorando il +0,8%.

Hong Kong è l’unica piazza in cui l’andamento dei titoli procede in controtendenza con i dati continentali. Hang Seng ha infatti allungato le perdite fino a -0,32% (dato delle ore 9:00). I rialzi dei titoli petroliferi cinesi non stanno compensando i notevoli ribassi che in questo momento contraddistinguono alcuni titoli tech, come per esempio Xiaomi, che sta continuando la sua caduta libera oltre il -3% dall’inizio delle contrattazioni.

USA: Dow Jones verso il +2%, le azioni petrolchimiche trainano l’S&P500

Negli Stati Uniti le rassicurazioni della Federal Reserve sul tapering hanno fatto decollare gli Indici, con il Down Jones che in questo momento sta sfiorando il 2% di guadagni e i più grandi rialzi da tre mesi a questa parte, seguito da S&P500 (+1,4%) e NASDAQ (+ 0,8%).

A registrare i rialzi più importanti sono le azioni delle società attive nell’industria petrolchimica , soprattutto quelle di APA Corp. (+7,3%), Hess (+7,17%) ed EOG resources (+7,15%).

Il rialzo dei titoli petrolchimici è accompagnato al rialzo del petrolio, che in questo momento scambia sopra i 75$ al barile. Sul fronte delle criptovalute si segnala invece ancora una caduta del Bitcoin, ora pericolosamente prossimo alla resistenza dei 30.000$ dopo le nuove restrizioni del governo cinese sul mining.

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