La pandemia frena le borse, in Cina crescita sotto le aspettative

Gabriele Stentella

1 Luglio 2021 - 09:15

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La pandemia torna a influenzare negativamente i mercati: in Asia tutti i listini scambiano al ribasso, mentre rallenta la crescita della Cina. Negli USA si attende il rapporto Fed su salari ed occupazione.

La diffusione della variante Delta nel continente asiatico affonda tutti i principali listini del continente, che in alcuni casi arrivano a perdere anche più dell’1%. Gli effetti della nuova ondata di contagi si ripercuote con maggior durezza in particolare su Cina e Giappone, quest’ultimo prossimo a celebrare l’apertura dei giochi olimpici il prossimo 24 luglio. Nel paese del Dragone arrivano invece dati preoccupanti sulla crescita, accompagnati da una serie di ultimatum del governo contro i principali rivali.

Negli USA i listini hanno invece registrato andamenti più eterogenei che hanno permesso ad alcuni titoli di raggiungere nuovi massimi, sebben gli occhi degli investitori statunitensi rimangano ancora puntati sulle scelte future della Federal Reserve sui tassi e sugli stimoli monetari.

Analizziamo più dettagliatamente la situazione nei mercati.

Asia: la variante Delta diffonde il panico nei mercati, Shenzhen e Hong Kong le piazze peggiori

In Cina e nel resto dell’Asia il riaccendersi dei focolai di COVID-19 dovuta a variante Delta ha portato una nuova emorragie di capitalizzazione nei principali listini, che non riescono a portarsi in territorio positivo.

L’Indice Shenzhen è in questo momento il peggiore del continente e perde lo 0,66% (dato delle ore 9:00) dopo aver sfiorato perdite superiori all’1%. Il secondo listino cinese, Shanghai, scambia invece debolmente negativo con -0,09%.

Ma la Cina in queste ore non deve fare i conti soltanto con la svalutazione delle azioni delle sue società. Infatti i dati relativi alla crescita hanno evidenziato un brusco rallentamento della produzione manifatturiera, passata dai 52 punti di maggio agli attuali 51,3 punti di giugno, mentre gli analisti si aspettavano un dato pari a 51,8 punti. L’economia interna sembra poi andare incontro a nuovi rallentamenti causati dalla pandemia e dalle nuove misure di contenimento adottate dalle autorità. Nel frattempo il Presidente cinese Xi Jinping ha lanciato l’ennesimo ultimatum contro i principali rivali economici della Cina, affermando che il paese non tollererà critiche e ingerenze straniere riguardo le proprie scelte economiche e sociali.

Nel resto dell’Asia scambiano negative anche Hang Seng (-0,57%), che si rivela la seconda peggior borsa del continente, KOSPI (0,41%) e Nikkei (0,29%).

USA: bene Dow Jones e S&P500, ma c’è grande euforia anche per i dati economici di venerdì

Negli Stati Uniti i listini presentano una situazione più eterogenea, con il NASDAQ che ha chiuso in perdita dello 0,12%, mentre Dow Jones e S&P500 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,61% e lo 0,13%.

Tra gli investitori cresce inoltre l’attesa per i nuovi dati relativi ai salari e all’andamento dell’Occupazione negli Stati Uniti che saranno resi noti nella giornata di domani.

Sul fronte delle valute, il Dollaro continua a rafforzarsi sull’Euro dopo aver chiuso il suo mese migliore dal 2020. A giugno infatti il tasso di cambio Dollaro/Euro è cresciuto di quasi il 2,44%.

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