La Cina si rialza: PIL in crescita del 18,3%

Gabriele Stentella

16 Aprile 2021 - 11:58

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L’economia del Dragone torna ancora una volta protagonista della scena economica mondiale, con un PIL che accelera la sua corsa nel I Trimestre del 2021. Ma cosa si nasconde dietro questi dati incoraggianti?

I dati trimestrali sulla crescita del PIL cinese non lasciano spazio a interpretazioni: la Cina è ancora una volta in crescita, anche se il dato relativo al PIL ha leggermente deluso le aspettative degli analisti.

Nei primi tre mesi del 2021 il PIL del Dragone ha rimbalzato al 18,3%, segnando un nuovo record rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

I dati riguardanti importazioni ed esportazioni nel mese di marzo 2021 già lasciavano presagire un imminente risultato positivo del PIL, nonostante sul lato della produzione industriale si sia registrato un risultato deludente.

Come interpretare gli ultimi dati cinesi? In che modo il gigante asiatico sta affrontando il periodo post-COVID?

Economia cinese: tutti i dati della ripresa

In Cina i primi tre mesi del 2021 si sono aperti con il buon risultato del PIL, cresciuto del 18,3%, nonostante gli analisti avessero fissato questo dato attorno al 19%. La variazione del dato riguardante il PIL calcolata sullo stesso periodo del 2019 è stata pari al 10,3%.

La crescita del PIL su base trimestrale ha subito un breve rallentamento pari allo 0,6%. Stando al parere di alcuni economisti, questa lieve frenata sarebbe da attribuire ancora una volta al SARS-CoV-2. Infatti a gennaio 2021 erano stati registrati nuovi focolai di Coronavirus in Cina, e le autorità si erano viste costrette ad imporre nuove restrizioni sugli spostamenti previsti per il Capodanno Cinese.

La produzione industriale si è invece rivelata deludente, registrando un aumento pari al 14,1%, inferiore di quasi 8 punti percentuali rispetto alle previsioni avanzate da Bloomberg e da altri autorevoli analisti.

Molto bene le vendite al dettaglio, che schizzano al 34,2%, superando le stime più ottimiste che le davano al 28%. Gli investimenti immobiliari sono cresciuti più del 25% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Il tasso di disoccupazione cinese cala ancora, passando dal 5,5% registrato a marzo 2021 all’attuale 5,3%, tornando ai livelli di novembre 2020.

Le zone d’ombra dell’economia cinese: cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Nonostante i dati incoraggianti relativi al PIL, l’economia cinese presente ugualmente alcune criticità.

La domanda interna si rivela piuttosto debole, mentre sul lato dei consumi si mantiene una ripresa graduale. Anche sul dato relativo le esportazioni, che ricordiamo essere cresciute del 30,6%, aleggia l’incognita COVID.

Stando a fonti americane, il governo di Pechino starebbe pensando a una riduzione delle misure messe in campo per rilanciare la politica monetaria e fiscale. Ma le novità non finiscono qui. Il governo cinese penserebbe anche a misure volte a rafforzare le normative in vigore in tema di prestiti bancari e settore immobiliare.

La Cina quindi continua a mantenersi cauta di fronte a uno scenario economico mondiale ancora nebuloso.

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# Cina

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